di M. R.
Slitta la discussione e l’approvazione del bilancio dell’ex Asfm da parte della terza commissione consiliare di Palazzo Spada. Mancano documenti per la valutazione dei conti e c’è chi sospetta la caduta del Cda dell’azienda.
Farmacia Terni Il consigliere del Pd Valdimiro Orsini fa notare: «Manca la nota integrativa, è un elemento essenziale per poter avviare il dibattito». Il capogruppo di I love Terni Enrico Melasecche: «Se anche ci fosse tutta la documentazione, non credete sia opportuno in prima battuta che il sindaco riferisca su eventuali incompatibilità dei membri del consiglio di amministrazione. Non possiamo permettere che venga a parlarci un presidente o l’intero consiglio di amministrazione che di fatto rischia di essere dimissionato o dimissionario nel giro delle prossime 48 ore. Pare che Mustica – spiega il consigliere – non abbia dichiarato nel suo curriculum che sua moglie era dirigente delle farmacie». Il consigliere potrebbe porre la questione in consiglio lunedì prossimo.
Conflitto d’interesse A sollevare velatamente il caso nei giorni scorsi ci aveva pensato proprio il consigliere di maggioranza Orsini insieme al suo collega di Progetto Terni Luigi Bencivenga, quando nel dispositivo dell’atto approvato dalla massima assise cittadina, avevano chiesto tra le altre cose al sindaco e alla giunta di «verificare, ai sensi della normativa vigente e del regolamento comunale sugli indirizzi per le nomine negli organismi partecipati, eventuali cause di incompatibilità e di esclusione di tutti i membri del Cda e del collegio sindacale dell’azienda Farmacia Terni». Del bilancio dell’ex Asfm si discuterà la prossima settimana e, visto il fermento, si attendono scontri accesi: alla seduta di terza commissione saranno invitati i vertici aziendali.
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