di M. R.
È una terza commissione piuttosto turbolenta quella che va in scena martedì pomeriggio a Palazzo Spada sulla faccenda Farmacia Terni. Sui banchi dei commissari il bilancio della società sul quale ora c’è l’ok, voto unanime ma espresso dai soli 5 esponenti Pd presenti ovvero Jonathan Monti, Fabio Narciso, Michele Pennoni, il presidente Sandro Piermatti e Valeria Masiello. L’opposizione e Luigi Bencivenga di Progetto Terni prendono le distanze, quest’ultimo rinuncia al gettone della seduta e solleva «il giallo di magazzino, Farmacia Terni non ha fatto un vero e proprio inventario»
Approvato il bilancio di Farmacia Terni L’approvazione del conto consuntivo della srl era rimasta al palo per il caso Stefano Mustica portato alla ribalta dal consigliere dem Valdimiro Orsini il quale aveva richiesto al sindaco di valutare se questo non ricoprisse un ruolo incompatibile con il suo ‘status’ (la moglie è dirigente di farmacia). Il segretario generale Giuseppe Aronica, nella sua lunga relazione finisce per dire che spetta proprio al sindaco esprimersi e l’ex senatore Leopoldo Di Girolamo dice la sua in una nota stringata che, a voler sintetizzare all’estremo, recita: «Nessuna incompatibilità».
Incompatibilità Mustica Il caso però è tutt’altro che chiuso perché i due outsiders di maggioranza per eccellenza, Bencivenga e Orsini, promettono battaglia in consiglio. In aula arriverà senz’altro un atto ad hoc e nel frattempo il capogruppo di Progetto Terni prepara i colleghi della massima assise cittadina alla valutazione del bilancio dell’ex Asfm: «Non è nota la reale consistenza del magazzino, è stato fatto solo un campionamento forse su un unico esercizio». Anche l’opposizione vuole vederci chiaro, chi ha diritto al voto in commissione si guarda bene dall’esercitarlo.
Twitter @martarosati28