Sarà la rete hi tec che trasporterà energia elettrica dal sud al nord dell’Italia e che, entro il 2030 ospiterà energia green per il 65%. Un investimento che dura 10 anni, costa 21 miliari e riguarda 5 dorsali per trasportare elettricità dal sud, dove principalmente sarà prodotta al nord dove principalmente sarà consumata. Sole e vento saranno le sorgenti principale di energia per passare da una capacità di scambio di 16 a 30 GW. E’ quanto ha annunciato Terna, che destinerà 11 dei 21 miliari totali alla ‘Hypergrid’, la rete di trasmissione di energia altamente tecnologica in corrente continua con collegamenti marini e aerei. E’ appunto la rete hi tec che vedrà tra i primi cantieri quello che attraverserà l’Umbria. Si chiama ‘Central link’ e va dall’Umbria alla Toscana. Sarà una delle reti su cui Terna investirà prioritariamente, secondo quanto annunciato, per mettere in collegamento, prima possibile, il Sud e il Nord del paese. Ricostruirà gli elettrodotti a 220 kv tra Umbria e Toscana, e collegherà le stazioni elettriche di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo). Il Piano 2023 conferma anche il progetto Sa.Co.I.3, collegamento tra i sistemi elettrici della Sardegna, della Corsica e della penisola italiana. A livello regionale, è previsto inoltre il completamento della linea a 380 kv “Colunga-Calenzano”. Central link, viaggerà in concomitanza con l’altro pezzo prioritario ovvero, la Milano Montalto che che trasferirà in sicurezza il surplus di energia del Centro verso le regioni del Nord. Poi sarà la volta della Dorsale Adriatica, la Fano Foggia per collegare la Puglia all’Emilia Romagna, e dopo la Dorsale sarda tra Sassari e Viterbo e il Sarinian Link, all’interno della Sardegna. Mentre la Dorsale Ionica collegherà la Sicilia al Lazio. Si tratta dell’investimento più grande che Terna abbia mai ipotizzato di compiere ed è ciò che dovrà trasformare, in realtà, la conversione energetica.
