di Ivano Porfiri
Ce l’ha fatta il grande Leo, ha concluso la maratona di New York. Il sogno di una vita si è avverato, con un cancro in progressione. Non solo: concludendo in 4 ore 27 minuti e 57 secondi ha raggiunto il suo obiettivo di battere il record di 5 h e 32′ 34″ di Fred Lebow, il cofondatore della New York Marathon, che è stato l’unico atleta al mondo ad aver partecipato ad una maratona con un cancro in atto, nel 1992.
Il sogno Batteva di certo forte il cuore a Leonardo Cenci quando, alle 11 (17 ora italiana), è partito dal Ponte di Verrazzano per la sua prima Maratona di New York. È l’ottava 42.195 della carriera sportiva di Leo, la prima però con un cancro a polmoni e cervello in atto. Anzi, il campione umbro è il primo italiano in assoluto ad affrontare la corsa in questo stato fisico. «Mi godrò ogni singola emozione di quel giorno», ha detto a Umbria24 il giorno prima della partenza verso la Grande Mela. E se le merita tutte. Insieme a Leonardo, che correrà con il logo della Regione Umbria e lo stemma dell’Italia sul petto, è a New York Mauro Casciari, che lo affianca anche nel supporto all’associazione Avanti tutta onlus.
La corsa Leonardo Cenci è partito alle 17.08 dal ponte di Verrazzano. Ad affiancarlo anche Mauro Casciari. Al quinto chilometro è transitato in 31 minuti e 9 secondi. Al decimo chilometro Leo passa in 1:01:24 quindi incrementando l’andatura rispetto ai primi 5 km. Dal decimo al quindicesimo Cenci procede regolare passando a 1:32:41. Al ventesimo, invece, 2:04:41. Siamo a metà strada: alla mezza maratona il passaggio di Leonardo è 2:11:51. con Mauro Casciari che procede sempre al suo fianco. Al km 25 il passaggio è di 2:36:20. Passaggio al trentesimo chilometro molto buono per Leo: 3:06:54, staccato Mauro Casciari che è rimasto indietro. Ma ora arriva la parte più dura. Il guado del trentacinquesimo viene varcato in 3:40:11, ora restano gli ultimi sette. Gara conclusa: ce l’ha fatta. Grandissimo tempo complessivo: 4:27:57. Casciari ha chiuso, invece, in 4:48:19.
La carica di Leo A poche ore dalla corsa, Leonardo ha condiviso questo messaggio: «Tutto pronto e tutto vero!… Sarò il primo italiano ed il secondo di sempre ad affrontare una maratona con il cancro, e per me solo questo, è già motivo di orgoglio per rappresentare l’Italia, l’Umbria, e la mia amata Perugia ma la cosa che mi gratifica di più, è di poter essere preso come esempio, e dimostrare al mondo che nonostante il cancro si può!!!… E SI DEVE! AVANTI TUTTA».
La corsa Dopo l’inno nazionale statunitense, alle 9.20 il rituale colpo di cannone farà muovere gli atleti, divisi a scaglioni, dal ponte di Verrazzano. La corsa attraversa i sobborghi di New York: darà il via ufficiale alla maratona nella città di New York: Staten Island, Brooklyn, il Queens, il Bronx e Manhattan, terminando con i 6 km all’interno di Central Park.
Complimenti a questo campione, che grinta! Cmq non è il primo a fare un’ impresa del genere. Mio padre è sei anni che è malato ed ha sempre corso. Circa sei interventi, chemio, radio… e tanta corsa. Ma questa è la grinta dei veri sportivi. Bravi!
Un’impresa che ispira.