Luca Panichi al Giro d'Italia

Ennesima impresa per un grande umbro che alle imprese ormai ci ha abituato. Si chiamano Colle delle Finestre e Sestriere le 2 nuove cime che lo “Scalatore in Carrozzina” Luca Panichi può aggiungere al suo palmares di sportivo. Non una scalata unica quella compiuta al Giro d’Italia 2015 ma divisa in 2 diverse salite per potergli permettere di arrivare al traguardo della trentesima tappa al Sestriere senza rinunciare a ciò che più ama: le salite dure, quelle che ti fanno bruciare le braccia dalla fatica, quelle che ti lasciano senza fiato, quelle che ti permettono ancora di essere un ciclista.

FOTOGALLERY – VIDEO

Braccia al cielo L’epilogo è stato comunque lo stesso braccia al cielo folla incredula davanti alla maestosità dell’atleta, e lacrime di chi lo segue da anni e che in lui crede ogni volta che propone un nuovo “folle” progetto. E’ per questo che il suo team lo segue da anni perché Luca regala emozioni, perchè PanichiClimber non si arrende mai, perchè questa commozione vale tanto, vale una rivalsa verso la vita. E allora Milena, David, Umberto, Cristina, Andrea e tutta la BicicuoreDiabete Onlus, lo hanno affiancato per tutto il tragitto con 2 ospiti d’eccezione conosciuti la sera prima per caso in un tavolo del ristorante: gli Olandesi Patrick e Martine. Li hanno seguiti anche i valori dello sport integrato dello Csen che da anni sostiene le scalate di Luca. Partenza alle 6.35, pochi minuti per sistemare la carrozzina preparata in ogni dettaglio dal tecnico Francesco della Progeo. Siamo a quota 1456 metri nel Comune di Meana di Susa quando la strada da asfaltata passa a sterrata, si perchè questa è la vera particolarità della Salita del Colle delle finestre e qui la nuova sfida dello scalatore in Carrozzina che una strada sterrata non l’aveva mai affrontata.

TIMELINE: LE IMPRESE DI LUCA

Cronaca della scalata La vegetazione è ancora fitta e questo agevola la termoregolazione di Luca ma i problemi maggiori arrivano dalle ruote che peccano in grip, slittando, l’atleta allunga e sussegue le bracciate senza esitazioni anche se lo sforzo in queste condizioni è notevole. Ma la giornata è ideale per lui, soleggiata con nuvole passeggere che rinfrescano la temperatura alta, altra nemica di un disabile. Dopo 4 ore e 40 si arriva alla Cima Coppi, in una strada con pendenze medie del 9,2 percento. I minuti di ritardo sono 40 in base alla tabella di marcia prefissata, ma l’umore rimane alto anche perché tante sono le persone che si stringono intorno a lui, compresi gli Amici del Luppolo, suoi seguaci da sempre e che ogni anno incontra in giro per la corsa Rosa. Spostamento tecnico fino alle pendici del Sestriere per la parte finale dell’impresa che ormai è già compiuta in quanto la salita non va oltre il 5 per cento di media. Luca conquista anche queste 2 vette nelle terre di una delle icone e dei simboli mondiali del ciclismo, il leggendario Fausto Coppi, che lo ha sempre accompagnato in questa giornata da protagonista, insieme al ricordo dei sorrisi di suo padre Walter, di Fabio Casartelli e dell’immortale Pirata ma spinto anche da tutti gli appassionati di ciclismo che ormai sognano sempre insieme a lui.

La gioia di Luca PanichiClimber con grande e serena determinazione continua a portare il suo messaggio di inclusione sociale: le sue prime parole sono state «quando si e’ protagonisti delle proprie passioni e le si condivide con gli altri nulla è precluso, basta crederci, e dedico questa vittoria alla Marina Romoli Onlus e ad Avanti Tutta, perché la ricerca va sempre sostenuta ed anche qui il ciclismo è fonte di grandi stimoli e motivazioni».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.