di Giulio Nardi
Se non fosse stato per quel rimpallo sfortunato seguito dal vantaggio di Simeone dopo appena 2 minuti, probabilmente anche il primo tempo di Genoa-Perugia sarebbe stato incerto come il resto della gara. Al Marassi il Grifo formato coppa Italia ha sentito il profumo di serie A e non ha resistito: all’inizio ha subìto la superiorità tecnica del Genoa ma è bastato un attimo per ritrovare idee, gioco e aggressività.
Certezze ritrovate Il secondo tempo di giovedì sera in coppa Italia è stato forse il momento più alto della stagione fin qui disputata dai biancorossi: contro i titolari del Genoa esce fuori lo spirito di chi detta ritmi martellanti per realizzare 2 gol in un quarto d’ora e creare altre occasioni per ribaltare la partita. L’impresa viene soltanto sfiorata ma il messaggio è chiaro: il Grifo c’è e chi punta al salto di categoria deve fare i conti con la squadra di Cristian Bucchi.
I complimenti di Juric La prestazione del Perugia non è passata inosservata neanche agli occhi del pubblico di casa. Anche il tecnico del Genoa Ivan Juric si è sbilanciato: «Gli avversari hanno giocato benissimo, mi aspettavo questo Perugia di qualità. Se ci credono di più possono provare ad andare in serie A direttamente. Loro non hanno nulla da invidiare a Verona e Frosinone».
La squadra Dopo il recupero di Belmonte i grifoni aspettano il rientro di Zebli che all’ultimo momento ha raggiunto il gruppo e valuta con attenzione insieme al tecnico il suo utilizzo dall’inizio. Dopo la staffetta con Acampora e di Nolfo saranno utilizzati a pieno regime Guberti e Dezi nella partita di Verona. Al Bentegodi rbitrerà Manganiello di Pinerolo: il fischio di inizio è per domenica alle 15