di Mar. Ros.
Visita ispettiva al carcere di Terni, nell’istituto penitenziario di vocabolo Sabbione venerdì mattina c’erano il senatore di Grandi autonomie e libertà (Gal), l’onorevole Luigi Compagna e Luigi Mazzotta, presidente dell’associazione ‘Per la grande Napoli’ (Radicali italiani). A margine del ‘tour’, i due hanno tracciato un quadro sostanzialmente positivo pur evidenziando delle criticità soprattutto dal punto di vista sanitario.
«A Cosentino custodia cautelare in dosi da cavallo»: video
La visita ispettiva a Sabbione: fotogallery
Compagna «La direttrice ha dovuto aprire il carcere a un tipo di detenuti particolarmente difficile – ha premesso il senatore – ma per la mia esperienza di sindacato ispettivo, insieme agli amici Radicali posso dire che quello di Terni è un buon carcere, molto ben diretto. La problematica più aspra è quella a cavallo tra l’infermeria e i mancati ricoveri ospedalieri, se noi parlamentari abbiamo diritto a una considerazione dovremmo dire che non deriva da cattiva volontà del personale carcerario ma è per effetto della sciagurata riforma della sanità, in particolare il provvedimento del ministro Bindi ai tempi del governo Prodi che ha creato questi ingorghi per cui i malati sono sempre di più, non c’è possibilità di allungare la degenza e quindi c’è il fenomeno del ritorno in ospedale anche dopo piccole operazioni. Nel carcere nonostante la sorveglianza cardiologica esistente le visite specialistiche esterne sono difficili».
Malati «Da questa visita abbiamo potuto constatare che la giustizia è malata come lo sono numerosi detenuti, ci sono 6 malati di Hiv e oltre 60 di Epatite C – ha detto Luigi Mazzotta – e nonostante il lavoro e l’impegno della direzione carceraria e della polizia penitenziaria, noi riteniamo che le carceri andrebbero chiuse».
Cosentino «Sono andato a trovare l’amico Nicola Cosentino – ha dettol’onorevole Compagna -, l’ho trovato psicologicamente in ottima forma, non mi pare per nulla abbattuto o frustrato dalla volgarità di una decisione che lo priva di un colloquio con la moglie, mi ha molto rinfrancato vederlo così e dice che i suoi processi stanno andando bene ma resta l’marezza e l’indignazione per una custodia cautelare somministrata in dosi da cavallo». Sulle persone ristrette in carcere: «Il numero ottimale per la struttura ternana sarebbe 411 detenuti, ce ne sono attualmente 430 quindi il problema del sovraffollamento è lievissimo ma c’è effettivamente carenza di personale».
Twitter @martarosati28