di Daniele Bovi

Sviluppo delle funzioni e revisione della governance. Sono fondamentalmente questi i due obiettivi sui quali la giunta regionale sta lavorando a proposito di Adisu, l’agenzia regionale per il diritto allo studio. Nelle scorse ore Palazzo Donini ha prorogato fino al 20 febbraio l’incarico del commissario Luigi Rossetti, uno dei cinque “super direttori” della Regione. Rossetti mesi fa era stato scelto per prendere momentaneamente il posto di Maria Trani, l’ex direttore generale dell’Agenzia che ha deciso di portare la Regione davanti al giudice del lavoro a proposito di quanto deciso dalla giunta dopo il suo pensionamento.

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La governance La proroga del commissario servirà a Palazzo Donini per valutare tutte le ipotesi sul tavolo a partire dalla governance. A fine 2018 la precedente giunta ha approvato, tra molte polemiche, delle nuove norme sulla base delle quali è stata “pensionata” la figura dell’amministratore unico per far posto a quella del dg. Cambio che ha portato anche a uno stipendio triplicato, equiparando di fatto il direttore generale a uno degli apicali di Palazzo Donini, e a un prolungamento del mandato: da tre a cinque anni, mentre il possibile rinnovo è passato da due a cinque anni. Perché – si chiede più d’uno al Broletto – questa figura deve essere equiparata a un apicale dell’amministrazione? E così sulle scrivanie della giunta le ipotesi sono due: un ritorno al “vecchio” amministratore unico, con annessa riduzione dello stipendio, oppure un cda. Insomma, l’idea è quella di riportare Adisu in un contesto simile a quello delle altre agenzie e partecipate e, in un caso o nell’altro, i costi della macchina saranno ridotti.

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Funzioni Altro capitolo fondamentale è quello delle funzioni. L’Adisu essenzialmente si occupa di erogare servizi agli studenti, dalle borse di studio agli alloggi fino a ristorazione, assistenza sanitaria, mobilità internazionale e così via; il tutto con l’obiettivo (costituzionale) di rimuovere gli ostacoli economico-sociali che limitano le possibilità di accedere agli studi universitari. Le funzioni resteranno essenzialmente quelle ma lo scopo, ora, è svilupparle e migliorarle sia alla luce di alcuni problemi (vedi quello degli alloggi) sia tenendo conto della notevole mole di risorse che, tra Pnrr e nuova fase di programmazione dei Fondi UE, arriveranno all’Agenzia.

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Le candidature L’ultimo passo – che si opti per l’amministratore unico o per il cda – sarà quello di individuare un nuovo vertice di Adisu. Dopo l’addio di Maria Trani, con annesso strascico giudiziario (il mandato teoricamente sarebbe dovuto scadere nel 2024), Palazzo Donini a ottobre ha prorogato di due mesi, visti i pochi curriculum arrivati, il bando per l’individuazione del nuovo dg. Alla scadenza le candidature sono state in tutto undici.

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