Marco Locchi

di B. M.

Marco Locchi è il primo politico a presentare la sua candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative di Umbertide. Sindaco facente funzione dopo che Giampiero Giulietti è stato eletto onorevole, ha indetto una conferenza stampa presso l’Informagiovani di Umbertide per ufficializzare la discesa in campo. Al suo fianco il segretario del Pd della città, Cinzia Montanucci, e l’assessore comunale Giovanni Valdrambini. Locchi è il nome forte del Pd e la sintesi tra la corrente renziana, guidata da Marco Vinicio Guasticchi, e quella cuperliana, guidata da Giampiero Giulietti. Un accordo, quello sul 56enne, trovato dopo dure lotte intestine a colpi di polemiche.

Candidatura «Questa mattina – ha esordito – ho depositato la mia candidatura per il Pd alle primarie di coalizione del centro sinistra. Ho consegnato nelle mani del Presidente del comitato organizzatore delle primarie le firme degli iscritti in numero sufficiente come previsto dallo statuto del Pd e dal regolamento delle primarie. Ho deciso di candidarmi oggi, forte del sostegno e della spinta di tanti iscritti senza i quali non avrei potuto candidarmi; al loro fianco tanti, tantissimi sostenitori, circa 3.000 in tutto, che hanno condiviso la mia proposta e che mi spingono ad andare avanti con questa esperienza».

Adesioni «Ho aspettato di avere questo materiale – ha aggiunto Locchi – prima di fare comunicati o conferenze stampa, volevo da un lato rispettare le norme regolamentari, che prevedono che per candidarsi occorrono almeno 150 firme, e dall’altro avere il sostegno di tante persone, una forte spinta da parte di cittadini simpatizzanti, adesioni di non iscritti che non hanno alcun valore per la candidatura ma che ho voluto comunque raccogliere per dimostrare che il Pd non è solo iscritti ma c’è un’area molto più vasta che condivide quello che abbiamo fatto, quello che rappresentiamo, chi siamo e quello che intendiamo fare in futuro».

Mettere in moto il sistema Il candidato ha spiegato come «in questi mesi in cui ho avuto l’opportunità di guidare questa città credo di aver capito le mille difficoltà che sta attraversando il nostro territorio, le famiglie, le imprese che ho vistato proprio per capirne i problemi e possibilmente per dare una mano. Il Comune non può più stare a guardare, deve intervenire in modo deciso, come mediatore, come veicolo per i finanziamenti, per mettere in contatto le aziende fra di loro, per facilitare la burocrazia, cioè deve essere parte attiva di tutti i processi. Perché se noi non rimettiamo in moto le imprese, il nostro tessuto produttivo, i nostri giovani non trovano lavoro e quelli più anziani lo perdono con scarse possibilità di trovare un nuovo impiego».

Temi caldi «Questi sono soltanto alcuni dei motivi per cui ho deciso di candidarmi: penso di poter dare personalmente, come partito, come coalizione attraverso anche la nutritissima squadra di giovani, di donne, uomini che mi stanno al fianco, un concreto contributo alla nostra città per poter riuscire ad intervenire in maniera decisa e con sempre maggiore attenzione sulla pressione fiscale nel rispetto delle competenze che abbiamo, sulla sanità che sta attraversando un momento di forte razionalizzazione, sui trasporti, e penso a Umbria Mobilità e alla E45 in particolare, sulle questioni ambientali introducendo uno specifico regolamento di igiene e salute pubblica».

Fase nuova «Perché Umbertide è stata ben amministrata, ma ora dobbiamo aprire una nuova fase demarcata nettamente, basata sull’innovazione, sul governo condiviso della città, su scelte che guardano realmente al futuro con concretezza e spirito critico. Guardiamo e costruiamo una nuova Umbertide che intendo guidare nei prossimi anni con particolare attenzione, sapendo che il futuro è dei nostri giovani. Questo è il nuovo Pd, un partito che si coniuga perfettamente con esperienze più mature, ugualmente importanti e significative per costruire il futuro, nessuno è meno importante di altri».

No divisioni «Mi candido anche perché ho l’ambizione di voler unire: non mi piacciono le divisioni, né le contrapposizioni quando dietro c’è una visione un ideale che accomuna. Nelle scorse settimane il nostro partito ha dato dimostrazione di ciò, partendo dal presupposto che non è il momento di dividerci, ma quello di raccogliere tutte le nostre forze perché le sfide che ci attendono sono enormi».

Altri sfidanti Amedeo Fiorucci e Sergio Bargelli dovrebbero essere gli avversari di Marco Locchi alle primarie Pd del 2 marzo. Il primo, commercialista, Cavaliere della Repubblica e coordinatore della Confesercenti Umbria, è appoggiato da una parte dei renziani contrari all’accordo raggiunto nei vari movimenti territoriali sul nome del sindaco in carica. Il secondo, professore e poi dirigente scolastico oggi in pensione, è stato assessore al commercio e all’ambiente e vicesindaco, attualmente presiede il centro socio culturale San Francesco e si propone come uomo di sintesi tra le varie aree del centro sinistra. Nei prossimi giorni scadrà il termine per la presentazione delle firme per le candidature, quindi vedremo se le voci saranno confermate e se la partita delle primarie sarà a tre o se ci saranno sorprese.

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