Sarà una seduta di consiglio comunale molto calda, nonostante il clima di questi giorni, quella che andrà in scena lunedì pomeriggio nelle sale di Palazzo Spada. Il sindaco Leopoldo Di Girolamo infatti risponderà ad una interrogazione del Movimento Cinque Stelle che nei giorni scorsi ha chiesto spiegazioni in merito alle voci di un suo coinvolgimento come indagato nell’Operazione Spada, quella dello scorso 17 novembre. Argomento che negli ultimi giorni ha creato non poche polemiche politiche.
La replica All’ordine del giorno del consiglio comunale è inserito dunque anche il punto relativo all’interrogazione dei consiglieri grillini sullo «status giudiziario del sindaco Leopoldo Di Girolamo: aggiornamento». Nei giorni scorsi anche a mezzo stampa proprio gli esponenti del Movimento Cinque Stelle avevano chiesto al primo cittadino di fare il punto sulla propria posizione nell’eventualità in cui ci fosse un suo coinvolgimento diretto nell’inchiesta. Di Girolamo aveva poi replicato sostenendo di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia e di non essere a conoscenza di un suo coinvolgimento. In consiglio ora i grillini aspettano una risposta formale ai loro dubbi.
La discussione Prima di questa discussione, ovviamente la più attesa dell’intera seduta, ci sarà anche la discussione sul rinnovo della convenzione del Comune con l’Istituto di studi musicali Briccialdi. L’atto è già stato illustrato nella precedente seduta di consiglio. All’ordine del giorno anche «la proposta di rettifica della delibera di consiglio comunale 173 del 28 aprile 2016 sulla determinazione delle tariffe e delle contribuzioni, relative ai servizi a domanda individuale e della percentuale di copertura dei costi dei servizi stessi».
Gli altri atti Diversi anche gli atti di indirizzo che verranno discussi: il primo presentato dal consigliere della lista civica di opposizione ‘I Love Terni’, Enrico Melasecche, sulla nuova composizione della giunta comunale; poi un altro atto d’indirizzo (Melasecche e M5S) sul mantenimento della delega ai lavori pubblici all’assessore Bucari «nonostante lo stesso abbia dichiarato in prima commissione che stava procedendo ad appaltare i lavori di riqualificazione di Via dell’Argine, opera pubblica a tutti gli effetti, al sistema delle cooperative sociali». A seguire poi la discussione di un atto d’indirizzo (dei consiglieri Crescimbeni, Cecconi, M5S e Forza Italia) sulla rimozione dall’incarico degli assessori raggiunti da avviso di garanzia sempre nell’ambito dell’Operazione Spada e la discussione di un atto d’indirizzo (Melasecche, Cecconi, De Luca, Crescimbeni) con la richiesta di dimissioni del sindaco.