Reagiscono agli attacchi dei lavoratori delle cooperative sociali, i membri dell’opposizione in consiglio comunale a Terni. Tra i gruppi di minoranza c’è chi alza gli scudi sul proprio operato, chi fa ironia ma scherzando invia un messaggio molto chiaro e chi ne approfitta per colpire duro. Sono rispettivamente i consiglieri del M5s, il capogruppo di Fd’I-An Marco Cecconi e il presidente di I love Terni Enrico Melasecche. I presidenti di Alis e Actl Stefano Notari e Sandro Corsi rispondono con i messaggi di solidarietà ricevuti in questi giorni.
M5s Terni in procura «Le cooperative – spiegano i grillini – per natura giuridica, non sono proprietà dei singoli ma appartengono all’assemblea dei soci, quindi il destino dei singoli non prefigura alcuna apocalisse per la totalità. Per quanto ci riguarda, consideriamo questo tipo di aziende operanti nel nostro territorio, patrimonio della città, indipendentemente da chi le dirige. Allo stesso tempo diffidiamo fermamente chiunque dall’attribuire al M5s affermazioni mai proferite, soprattutto quando sono lesive della dignità dei lavoratori. Riteniamo poi inopportuno che, nel pieno delle indagini, alcuni degli inquisiti si presentino in consiglio comunale a disturbare il normale svolgimento dell’assemblea, soprattutto quando la votazione li ponga in condizione di conflitto d’interessi. Non vogliamo sostituirci alle forze dell’ordine ma ci sentiamo in obbligo dare notizia alla procura della repubblica in modo circostanziato allegando documentazione video e foto»
Le cooperative in consiglio «Ai dirigenti delle cooperative che hanno organizzato e telecomandato le manifestazioni di protesta lunedì pomeriggio in consiglio comunale e ai dipendenti delle cooperative stesse, protagonisti in prima persona delle contestazioni, vogliamo ribadire – tuona il consigliere di Fratelli d’Italia Marco Cecconi – che presentandosi in Comune, hanno senz’altro sbagliato indirizzo. Se, a loro avviso, le vicende giudiziarie connesse alla cosiddetta operazione Spada mettono a rischio posti di lavoro, è negli uffici della Procura che dovrebbero casomai organizzare i propri sit-in. E se poi pensano davvero che la colpa di tutto ciò sia delle opposizioni, altro indirizzo sbagliato, significa non aver compreso che sono proprio la maggioranza e la giunta in carica a non poter garantire loro più niente. Questa amministrazione non è davvero in grado di poter assicurare un posto di lavoro nemmeno ai propri assessori, non a caso scesi al minimo storico di 4, di cui per inciso il 50% raggiunti da avvisi di garanzia. Se il mondo della cooperazione sociale vuole recuperare la credibilità e l’autorevolezza che merita, sarà bene che impari a rinunciare a certi privilegi e a sapere riconoscere le vere responsabilità».
«Burattinai nelle cooperative e in Comune» A calcare la mano è il capogruppo di I love Terni Enrico Melasecche: «Se pensavate di intimidirci – dice rivolgendosi ai manifestanti – avete fallito, quel blitz è stato scientemente organizzato e strumentalizzato da alcuni burattinai e non è la prima volta che avviene; la scena anzi si ripresenta ogni qual volta arrivano i controlli su un sistema ormai collaudato di affari e politica che ingrassa i fatturati dei capi a discapito di lavoratori sottopagati e imprenditori concorrenti. Ai vertici delle cooperative ci sono quelli che fanno investimenti patrimoniali rilevanti, pretendono appalti senza gara per gestire le scorie dell’Ast e vorrebbero accaparrarsi la pubblica illuminazione togliendola all’Asm, utilizzata ormai da molti senza grandi scrupoli come l’ennesima mucca da mungere. Ho parlato con i soci lavoratori delle cooperative – rivela – gli ho spiegato che questo ‘regime’ è alla frutta e questa guerra fra poveri, fra i lavoratori maltrattati ed una intera città ridotta al dissesto, non giova né a loro né alle loro famiglie, meno che meno ai loro figli, li ho invitati a tornare in consiglio a metà gennaio per rendersi conto delle conseguenze, per loro e per tutti, obbligate dal piano di rientro relativo al predissesto. Vedremo allora chi urlerà e contro chi».
Cooperative sociali Terni Intanto dai Cda di Alis e Actl, Notari e Corsi urlano alla minoranza tutta la solidarietà che sarebbe stata dimostrata loro dai soci lavoratori. Dal Centro Geriatrico ‘Le Grazie’: «Vogliamo essere coesi con le figure coinvolte in questo delicato momento che sta vivendo la Cooperativa, perché è nella vicinanza e nella solidarietà che si superano i momenti difficili». Le operatrici dei servizi educativi ‘Children enjoy, Valle dei bimbi, Giocheria del Mandorlo e Giardino dei sogni’: «Il vostro operato è il nostro operato.Tutti i mesi abbiamo potuto contare sul nostro stipendio senza mai un ritardo, compreso buoni di malattia, ferie, tredicesima e quant’altro. Abbiamo assistito ad assunzioni di persone in difficoltà che nessuno avrebbe mai preso in considerazione magari per l’età avanzata o percorsi difficili alle spalle. La nostra cooperativa ha saputo dare a tutti una seconda possibilità. Ci sono stati insegnati valori come l’accettazione delle diversità, la solidarietà, l’onestà e la trasparenza». Gli operatori della comunità terapeutica riabilitativa Koinè e della comunità educativa La Ghibellina: «Vicinanza alla cooperativa sociale Actl ed alla cooperativa sociale Alis, condividendo l’etica aziendale e morale del presidente e dei dirigenti». In ultimo: «Noi, soci lavoratori della cooperativa sociale Alis presenti all’assemblea dei soci di martedì e operanti nei settori Verde, Cascata, Turismo, Ecologia, Canile e Ufficio amministrativo, stiamo
vivendo con forte sentimento questa vicenda che ci vede coinvolti in una realtà non nostra. Conosciamo il valore e l’impegno dedicato da tutta la nostra dirigenza, per dare un senso a quello che per noi è lavoro e dignità, dove riusciamo ad esprimerci ed essere noi stessi. Oggi ci sentiamo ancora più uniti ed esprimiamo la nostra gratitudine per quello che siamo e tutti insieme continueremo a dare seguito al nostro essere cooperativa».