Attilio Solinas

Una «decisiva correzione di rotta su molteplici versanti» per «aggiustare il tiro» e «recuperare consensi parlando alla gente». Sono queste le conclusioni alle quali è arrivata la Sinistra Pd Umbria al termine di un confronto durato due giorni. Il confronto – è spiegato in una nota di Attilio Solinas – ha consentito di fare «il punto dell’attuale situazione politica, esprimendo la necessità di una decisiva correzione di rotta su molteplici versanti. Ecco, secondo quanto riferito, di cosa si è parlato e a quali conclusioni si è giunti.

Europa: rigettare la sudditanza al neo-liberismo La riflessione ha sottolineato la scarsa capacità del Pse, quale forza politica del progressismo riformista, di esprimere scelte coerenti con la propria identità storica. Alla fallimentare austerità si risponde con il recupero di politiche keinesiane. Si sta invece assistendo ad una sudditanza politica e culturale nei confronti del neoliberismo.

Italia: produrre sintesi e non favolistiche narrazioni La risposta ai problemi del nostro Paese non si inventa né si predica in televisione o nei social-media ma necessita di un’elaborazione ed un’azione politica nuove, che consentano di superare il grave e progressivo distacco della politica dagli attori sociali e dai corpi intermedi che chiedono con forza una rappresentanza nitida ed efficace per i propri bisogni e per i diritti. A questa domanda il Pd deve al più presto rispondere: per fare questo è nato e ha senso che esista.

Umbria: riaprire il confronto con la società regionale In Umbria la Sinistra Pd incalzerà il governo regionale affinché alle contrapposizioni interne di potere si sostituisca vero spirito riformatore e nuova visione strategica. Le scioccanti criticità economiche, dal lavoro alle nuove povertà, emerse dagli ultimi indicatori statistici, si affrontano riattivando la capacità di ascoltare la società umbra, nelle sue diverse articolazioni. Solo apportando correttivi a un datato modello di sviluppo, producendo co-progettazione, partecipazione attiva e presa in carico di responsabilità, saremo in grado di orientare e non subire il dibattito e la prospettiva sulle macroregioni.

La minoranza Pd verso il congresso La Sinistra Pd dell’Umbria guarda con preoccupazione ai propri riferimenti nazionali. Rispetto all’appuntamento congressuale si esprime con forza la necessità di anteporre la costruzione del progetto politico alle candidature. Si deve compiere immediatamente un percorso condiviso tra le diverse componenti, ampliato a quei soggetti che nella società, nell’economia, nella cultura sono impegnati a far progredire il senso civico, la giustizia sociale e i diritti, l’etica del lavoro e delle relazioni. Non si tratta di riprendersi il partito, ristabilendo ciò che c’era prima. Si tratta di generare un nuovo Pd, partecipato e vitale, fatto di iscritti che concorrono a definire riforme e contenuti, rilanciando il centrosinistra, come avvenuto a Milano e Cagliari.

Il progetto per riconquistare centralità e consenso Ribadendo la libertà di voto sul referendum costituzionale la Sinistra Pd ritiene che la ricetta economica per uscire dalla crisi sia: meno bonus fiscali e più investimenti pubblici per far ripartire l’economia. Occorre puntare sull’innovazione, sulla ricerca, sulla creatività, sul capitale umano, su nuovi modelli di impresa e cogestione. Una visione che contrasti il neoliberismo e il potere dell’economia finanziaria, riequilibri l’iniquità economica e sociale, anche attraverso una tassazione di rendite e patrimoni ed una guerra vera all’evasione fiscale.

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