di Iv. Por.
Le grandi manovre in vista delle Regionali del 2015 sono ufficialmente cominciate. In attesa dlela legge elettorale e delle candidature ufficiali, il primo terremoto politico riguarda il Nuovo centrodestra, che perde Maria Rosi ma acquista l’ex leghista Cirignoni nel sostegno alla corsa del sindaco di Assisi Claudio Ricci.
L’annuncio I consiglieri regionali Massimo Mantovani, Massimo Monni (finora in Ncd insieme a Maria Rosi) “abbiacciano” l’ex leghista Gianluca Cirignoni, che pochi giorni fa ha abbandonato i “lumbard”, annunciano l’avvenuta costituzione del gruppo consiliare regionale ‘Umbria Popolare-Nuovo Centrodestra’ «a sostegno – scrivono in una nota – del progetto politico che vede la candidatura di Claudio Ricci alla presidenza della Regione Umbria. Siamo convinti che tale candidatura possa consentire finalmente una reale possibilità di cambiare l’Umbria nell’interesse dei cittadini, delle imprese, del lavoro e soprattutto delle nuove generazioni».
Maria Rosi torna a FI Il gruppo del Nuovo centrodestra resterebbe così composto della sola Maria Rosi, che però torna ufficialmente in Forza Italia. Il capogruppo azzurro Raffaele Nevi lo comunica ufficialmente confermando i rumors di palazzo. L’ingresso di Maria Ros «è stato accettato – informa Nevi – all’unanimità dai consiglieri di FI». Il gruppo risulta ora composto da Raffaele Nevi, Fiammetta Modena, Rocco Valentino e Maria Rosi.
Cirignoni: «Ecco perché ho scelto Ricci» La sorpresa maggiore, semmai, è l’adesione al progetto Ricci di Cirignoni. «La mia adesione al gruppo consiliare ‘Umbria Popolare-Nuovo Centrodestra’ è coerente con le mie scelte – spiega -, prese esclusivamente per il bene dell’Umbria e degli umbri, ed è rivolta a sostenere la candidatura a governatore dell’Umbria di Claudio Ricci. L’attuale sindaco di Assisi – prosegue Cirignoni – è un politico con una visione dell’Umbria moderna ma legata alle sue radici e un amministratore capace che si è distinto per aver fatto scelte coraggiose e popolari come l’istituzione del ‘Gruppo volontari per la sicurezza’ che opera ad Assisi sotto il coordinamento del Comando della polizia municipale già dal 2004; per aver allontanato dalla città accattoni e campi nomadi; per aver difeso sempre e strenuamente la famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna. In Umbria, dopo 40 anni, c’è bisogno di cambiare. E questo è il momento giusto».