di Daniele Bovi
In modo «autonomo, critico e combattivo», ma comunque dentro il centrosinistra. Si muove lungo un crinale politico sottile «Umbria più uguale», la formazione che si presenterà alle regionali del 31 maggio dentro la coalizione guidata da Catiuscia Marini, che oggi pomeriggio a Bastia Umbra darà il la alla sua campagna elettorale. Soci fondatori La sinistra per l’Umbria, guidata da Stefano Vinti, Andrea Caprini e Gianluca Schippa, ovvero alcuni di quei dirigenti che hanno deciso di abbandonare Rifondazione, che insieme a L’Altra Umbria e «Possiamo» darà vita ad una coalizione alternativa al centrosinistra; dentro poi ci sono Sel e le «liste civiche progressiste» guidate dal sindaco di Gubbio Filippo Stirati. Tutti uniti sotto il simbolo (che ancora non c’è) «Umbria più uguale».
Scomodi «Saremo un alleato importante ma scomodo e autonomo – assicura Fausto Gentili, coordinatore regionale di Sel -, portatore di istanze di rinnovamento». E se a livello locale la scelta è rimanere nel centrosinistra, l’orizzonte nazionale è quello della coalizione sociale di Landini. Insomma, si rimane dentro la casa del padre ma con spirito critico e con un’altra coalizione che sul fronte sinistro darà battaglia. Una posizione non facile e dentro Sel la scelta è stata tutt’altro che indolore: «È arrivata – dice Gentili – alla fine di un percorso lungo e complicato. Perplessità e disagio verso il Pd di Renzi ci sono ma alla fine la nostra è stata una scelta di responsabilità. Alla nostra assemblea regionale su una ventina di presenti solo due hanno votato contro. Altre prospettive comunque sono state prese seriamente in considerazione».
IL SONDAGGIO: MARINI 47%, RICCI 30%, M5S 17%, ALTRA UMBRIA 6%
Grilli parlanti Stirati, rappresentante di quel centrosinistra eugubino «non normalizzato, con tratti eretici», ritaglia per «Umbria più uguale» il ruolo di «grilli parlanti, che non hanno però intenzione di essere schiacciati contro il muro». Nell’ottica di un eventuale successo di Catiuscia Marini, la battaglia sarà per eleggere in consiglio almeno un rappresentante (serve il 2,5 per cento) e la competizione con i socialisti sarà forte: «Questa competizione con gli altri soggetti del centrosinistra – spiega Caprini – noi la vogliamo fare. Questa lista vuole contribuire a aggregare la sinistra, dato che la frammentazione ha prodotto solo la scomparsa dalle istituzioni». Un rischio, quello di scomparire dal consiglio regionale dopo vent’anni di centrosinistra, che tutta la sinistra umbra corre.
Lista Riguardo ai nomi che verranno schierati «Umbria più uguale» assicura forte rinnovamento, attenzione alle donne e ai territori. A livello programmatico le parole chiave sono lavoro, ambiente, diritti e «guerra alla povertà e alla disuguaglianza». «Occorre qualificare il nostro tessuto industriale – sottolinea Gentili -, non disperdere in mille rivoli i finanziamenti europei, lottare contro la povertà ripensando le politiche del welfare regionale, sperimentare un reddito minimo garantito, approvare nei primi sei mesi le leggi, come quella per i giovani e sulla parità di genere, rimaste ferme in consiglio, favorire la creazione di imprese gestite da giovani. Bisogna rispondere con uno scatto e una svolta di fronte al quadro di un’Umbria che si allontana dal Centro-Nord». Tutti temi dei quali discutere ad un tavolo della coalizione, che ancora non c’è e che da queste parti viene chiesto «quanto prima».
Twitter @DanieleBovi
Finalmente una iniziativa di novita’ e con partecipazione dei territori.Certo, la attuale legge elettorale umbra doveva avere altro respiro.
Comunque una idea di freschezza nuova .Mi piace questa idea di Filippo Stirati,coraggioso e capace,autonomo dal PD e dai maggiorenti.
Spero lo seguano le Liste Civiche Umbre.