Andrea Romizi

di Antioco Fois e Ivano Porfiri

Alla vigilia dell’ennesimo incontro, difficilmente sarà quello conclusivo, continuano le fatiche del sindaco Romizi per la convocazione della sua squadra di Governo. Il rebus da risolvere, tra appetiti e rivendicazioni, rimane ancora la disparità di richieste dei partiti di maggioranza. O, meglio, il braccio di ferro tra chi vuole un posto in giunta e chi – indiscrezioni parlano dell’entourage più stretto intorno al neosindaco – spinge per una compagine tutta “esterna”.

5-4-1 Lo schema su cui si muove Romizi è il solito: 9 assessori più lui, di cui 5 “politici” e 5 “esterni”. Tra i politici, il sindaco considera se stesso in quota Forza Italia, gli apparentati Dramane Waguè e Urbano Barelli, più due posti liberi.

Le quotazioni Dei due posti politici uno sembra già in tasca ad Emanuele Prisco di Fratelli d’Italia. L’altro se lo giocano Emanuele Scarponi (Ncd) e Otello Numerini (Progetto Perugia) con quest’ultimo papabile anche per il ruolo di vice sindaco, insieme a Barelli e Waguè.

I maldipancia In vista del summit di giovedì sera (21.30 allo studio Modena di Porta Sole) tra le compagini che hanno sostenuto il nuovo sindaco di centrodestra il nodo principale resta Forza Italia. Forte di 9 consiglieri eletti, il partito del primo cittadino spinge per piazzare due assessori e presidente del consiglio. Una fetta misurata a regola di manuale Cencelli se si considera che i forzisti hanno conquistato quasi un terzo del consiglio e ora reclamano un terzo delle poltrone di Governo. In pole rimane Leonardo Varasano, primo in fatto di preferenze tra le fila degli azzurri. Ma per lui Romizi pensa al ruolo di presidente del consiglio comunale. Forza Italia – è il ragionamento del sindaco – è ben rappresentata dal sindaco e dal presidente dell’Assemblea.

Le deleghe: Ncd chiede la Sicurezza Da parte del Nuovo centrodestra la richiesta rimane di avere un posto in Giunta, come giusto riconoscimento dell’apporto alla vittoria, ma anche per essere l’unica forza di centrodestra nella compagine di governo nazionale. Anzi, da Ncd sarebbe ritenuto coerente avere una delega come la sicurezza per avere un rapporto diretto con Alfano. In quel caso il nome di riferimenti rimane quello del medico Emanuele Scarponi, anche se la scelta del nome viene lasciata a Romizi. Ma una delega pesante la vorrebbe anche Prisco.

Schemi a confronto Il vero problema di Romizi è imporsi ai partiti, ma chi lo conosce lo descrive come «molto deciso». «O si fa come dico io o si torna a votare», ha minacciato. Del resto, nessuno si metterà di traverso in prima battuta. Semmai i problemi verranno dopo, specie se l’azione non sarà così incisiva.

Società civile Infine i cinque “esterni”. Tra i “civici” sembra perdere quota Vittoria Garibaldi, ex soprintendente regionale, che si voleva alla Cultura. Ma della ex incaricata ministeriale sarebbe giunto un no. L’alternativa, si dicono i bene informati, dovrebbe ricadere su un nome di rilievo internazionale a servizio della Perugia finalista come capitale europea della cultura 2019. Per lo sviluppo economico resta invece il nome di Teresa Severini, enologa e direttrice marketing alla guida delle cantine Lungarotti.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.

One reply on “Perugia, Romizi e il braccio di ferro coi partiti sulla giunta: Scarponi-Numerini per un posto”

  1. Per l’assessorato alla cultura forse l’unico “nome di rilievo internazionale a servizio della Perugia finalista come capitale europea della cultura 2019” potrebbe essere quello di Arianna Ciccone, ammesso che abbia voglia di mettersi a fare l’assessore. Gli altri nomi che sono circolati in questi giorni mi sembrano troppo legati ad un concetto antiquato del “fare cultura”.

Comments are closed.