Carlo Antonini (foto Troccoli)

di C.F.

Da una parte i tentativi per mettere all’angolo le profonde fratture tra le diverse anime del Pd di Spoleto. Dall’altra i conti in rosso per circa 60 mila euro intorno ai quali si conta di varare un’operazione trasparenza con tanto di certificazione del bilancio e piano di rientro.

Commissariamento Pd Spoleto Si muove su due binari il lavoro del commissario dei democratici ducali Carlo Antonini che ha già più volte  incontrato i coordinatori dei cinque circoli comunali e il gruppo consiliare, ma non solo, per sondare gli umori della truppa e misurare l’intensità dei venti che hanno portato alla burrasca di viale Trento e Trieste, col dichiarato obiettivo di traghettare il partito in acque più calme. Ma la navigazione al momento non risulta agevole, anche se la rotta sembra definitiva: «Viviamo una fase delicata – spiega Antonini – e stiamo affrontando le incomprensioni per cercare di creare le condizioni affinché ci sia il reciproco riconoscimento tra le diverse sensibilità del Pd, che di per sé non sono necessariamente un problema.  La strada – prosegue – è chiaramente quella del confronto, ma è anche bene tornare a cimentarsi e discutere dalla vita amministrativa della città così da ricompattarsi intorno a un’azione politica».

Antonini: «La crisi non è irrisolvibile» Oltre a coordinatori e consiglieri, Antonini si prepara a una girandola di incontri con gli iscritti dei circoli a cui si conta di riconoscere un ruolo di primo piano nelle manovre di ricostruzione del partito, sfibratosi più intorno ai personalismi che alle questioni politiche. Inutile chiedere da uno a dieci quanto appaia ingarbugliata la crisi del Pd di Spoleto: «Diciamo che la situazione è complicata – è la risposta del commissario – e non mi illudo di sanare incrostazioni che vengono dal passato, ma questa come altre crisi non sono irrisolvibili e con sorpresa ho trovato delle buone potenzialità, dai tesseramenti in crescita di alcune decine di unità (il 2015 si dovrebbe chiudere con oltre 500 adesioni, ndr) fino all’interessamento di giovani e di alcune componenti importanti della società civile di questa città».

Operazione trasparenza bilancio Prematuro anche prevedere entro quali tempi si arriverà alla convocazione dei congressi straordinari che porteranno alla ricomposizione degli organismi del partito, dai coordinamenti di circolo fino all’assemblea comunale: «Conto di restare qui il meno possibile – dice Antonini – perché questa è una fase straordinaria e in quanto tale scarsamente democratica, ma al momento non sono in grado di fare una previsione». Ma tra le priorità del commissario non c’è solo la ricucitura degli strappi politici consumatasi nel tempo in viale Trento e Trieste. All’ordine del giorno è, infatti, segnato anche il risanamento dei conti del partito, ormai da due anni con conti in rosso per circa 60 mila euro. Per il fronte economico finanziario l’obiettivo è un’operazione trasparenza da partecipare a tutti gli iscritti che potranno così conoscere nel dettaglio le singole esposizioni debitorie. Anche perché, con ogni probabilità, saranno anche i tesserati a dover contribuire al riequilibrio dei conti, verosimilmente attraverso versamenti extra dilazionati in due, forse tre anni.

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