Il progetto della macroregione torna a far discutere la politica locale. Mentre a livello regionale il progetto dovrà essere aggiornato dopo le ultime uscite dei presidenti di Umbria, Toscana e Marche, ecco che a prendere posizione è direttamente l’assessore alla Cultura del Comune di Terni, Giorgio Armillei.

No al rimorchio Il responsabile dell’esecutivo del sindaco Leopoldo Di Girolamo sul proprio profilo Facebook, aperto da qualche settimana alla discussione pubblica sui diversi argomenti che riguardano la città, spiega la sua idea di sviluppo del progetto. «Nel dibattito sulla nuova macroregione – si legge nell’intervento di Armillei – Terni non può muoversi a rimorchio di Perugia. Sono diversi infatti gli interessi territoriali, le prospettive di sviluppo, le aree di attrazione territoriale: quello che va bene per il sistema Perugia non va bene per il sistema Terni».

Progetto Civiter Inoltre secondo l’assessore «Terni non può pensare a uno sviluppo industriale drogato da risorse pubbliche distribuite dall’alto alle imprese esistenti. Questa sarebbe solo assistenza e non sviluppo. Innanzi tutto bisogna fare rete tra città. Terni da sola non ce la può fare, anche se rappresenta il centro di un’area integrata di 180.000 abitanti. Le proposte di rete al momento sono quella rappresenatata dal programma Civiter che porterebbe a un’area a potenziale integrazione di 900.000 abitanti». In più servirebbe «un mix di nuove politiche per attrarre e attivare persone e imprese. Non assistenza ma sviluppo, niente dirigismo, statale o regionale». Su questo il Comune ha messo in campo in particolare il progetto Smart Land e Agenda Urbana.