di Daniele Bovi

L’ennesimo tavolo non è bastato per sciogliere il nodo più intricato. Sabato i vertici dei partiti della destra e delle civiche si sono riuniti per fare il punto in vista delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio, giorni in cui in Umbria i cittadini saranno chiamati al voto per eleggere sindaci e consiglieri in sette Comuni.

LA MAPPA POLITICA DELL’UMBRIA

Terni Per quanto riguarda Terni la fumata è ancora nera. In ballo c’è un possibile bis per il sindaco uscente, il leghista Leonardo Latini; da diversi giorni però FdI – ormai azionista di maggioranza della coalizione – ha messo sul tavolo il nome dell’assessore Orlando Masselli. E così, di fronte al muro alzato da FdI, sabato il segretario della Lega Virginio Caparvi ha fatto quello dell’ex senatrice leghista Valeria Alessandrini. FdI ha preso qualche giorno di tempo per valutare il da farsi, anche perché un bel pezzo di partita si giocherà a Roma. Da qualche ora, benché il peso tra le due realtà non sia certo comparabile, si parla del possibile incastro con Catania, dove la candidatura andrebbe a FdI. Quel che è certo è che lunedì e martedì la giunta Latini è attesa da una doppia – delicatissima – seduta del consiglio comunale sul bilancio, con i consiglieri leghisti pronti anche a non votarlo.

A TREVI NOMI GIÀ DECISI

Il prossimo anno Se a Terni alla fine la spuntasse la Lega, questo potrebbe in un certo senso preparare il terreno in vista del 2024, quando da Perugia in giù a primavera andranno al voto oltre 60 Comuni mentre in autunno toccherà alla Regione. Qui in diversi dentro FdI pensano ad Andrea Romizi, coordinatore di FI da lunghi anni legato a molti esponenti di FdI in un rapporto che va al di là della politica, mentre al posto di Romizi i meloniani potrebbero schierare Margherita Scoccia (nome che però dovrebbe superare il vaglio anche del resto della coalizione). Tornando invece a Terni, sul fronte centrosinistra il rischio di una spaccatura rimane alto: le primarie ipotizzate da più d’uno sembrano allontanarsi e lunedì si proverà a trovare la quadra nel corso dell’ennesimo tavolo.

La nota A margine dell’incontro di sabato, FdI, FI, Lega, Umbria civica e Civitas hanno spedito ai giornali una breve nota in cui si dice poco, a parte il fatto che è in corso – eufemismo – una «discussione vivace» ma comunque «sempre improntata all’unità». «In ogni Comune al voto in Umbria – scrivono – le forze di centrodestra si presenteranno compatte e senza divisioni, per continuare a dare quelle risposte che i cittadini meritano. Non ci sono diktat da parte di nessun partito e si lavora in maniera seria e unitaria per garantire ad ogni territorio una proposta valida, fatta di competenza e capacità, imperniata su valori condivisi e in linea con il progetto di centrodestra». Unità fondamentale per evitare harakiri come quelli di Spoleto o Città di Castello.

Umbertide e Corciano Dopo Terni le altre partite chiave si giocheranno a Umbertide e Corciano. Nel primo caso alla fine il sindaco leghista Luca Carizia, anche tenendo conto del sisma che ha colpito la cittadina, dovrebbe ottenere un secondo mandato appoggiato dal resto della coalizione, mentre dall’altra parte il centrosinistra ha individuato il medico Sauro Anniboletti. A Corciano, dove il sindaco uscente Cristian Betti è arrivato alla fine del suo secondo mandato, a sfidare il suo vice Lorenzo Pierotti (dato come favorito) sarà alla fine Daniele Padovano, che da tempo ha lanciato la propria avventura trovando poi come alleati Lega e soci.

A CANNARA CENTROSINISTRA PUNTA SU UN’INSEGNANTE

Le altre A Passignano sembra tutto fatto o quasi per il ritorno dell’ex sindaco Ermanno Rossi, pronto a sfidare il dem Sandro Pasquali. Scenario ben delineato anche a Trevi, dove Bernardino Sperandio (centrosinistra) è arrivato alla fine del suo secondo mandato. A tentare di portarne avanti l’eredità sarà con tutta probabilità l’avvocato Giuseppe Rosiccheti, che sarà sfidato dal funzionario Consip Ferdinando Gemma. A Cannara il super favorito è il sindaco uscente Fabrizio Gareggia, mentre sull’altro fronte il centrosinistra ha schierato giorni fa Alessia Ricci, insegnante di 30 anni. A Santa Maria Tiberina, invece, FdI e alleati devono ancora trovare un nome per cercare di scalzare la sindaca uscente, la favoritissima Letizia Michelini.