di Daniele Bovi

A giugno una delle partite elettorali più interessanti, per diverse ragioni, si giocherà sulle sponde del lago Trasimeno. Il comprensorio rappresenta una delle ultime roccaforti del centrosinistra umbro e qui, nel 2024, tutti i Comuni – a parte Passignano dove il dem Sandro Pasquali è riuscito a ottenere un secondo mandato – torneranno al voto.

LA MAPPA POLITICA DELL’UMBRIA

I numeri Su sette amministrazioni due sono guidate dal centrodestra con sindaci entrambi al primo mandato. Un quadro che Pd e soci puntano esplicitamente a difendere se non a rafforzare. Nessun Comune, a parte Castiglione, è sopra i 15 mila abitanti e quindi i partiti non schiereranno i loro simboli; da tenere a mente poi che per i sindaci dei Comuni sotto i cinquemila abitanti (in Umbria sono i due terzi) c’è la possibilità di optare per un terzo mandato.

Castiglione e Magione In generale Lega, FdI e soci per ora sembrano essere più indietro rispetto agli avversari nella definizione del quadro. Partendo da Castiglione del Lago il sindaco uscente, il dem Matteo Burico, sembra avere il vento in poppa: intorno a lui c’è una coalizione larga pronta a sostenerlo (compresa Castiglione Futura, con dentro anche Azione, CiviciX e Iv che si vogliono tenere lontani dai problemi perugini), mentre FdI potrebbe puntare su una figura civica. A Magione sta per concludersi il decennio di Giacomo Chiodini (Pd): il centrosinistra per difendere il Comune sembra pronto a puntare su una figura nota come quella di Massimo Lagetti, manager 61enne di Coop e attuale vice di Chiodini con deleghe pesanti. A destra invece il candidato potrebbe essere il consigliere comunale di FdI Francesco Rubeca.

Tuoro Uno dei due Comuni guidati dalla destra è Tuoro. La sindaca Maria Elena Minciaroni, FdI, è pronta a correre per un secondo mandato e aspetta di capire chi potrebbe essere lo (o la) sfidante. Nel 2019 la vittoria era arrivata anche grazie alle divisioni del centrosinistra che, da tempo, sta provando a rimettere insieme i cocci. Teoricamente si dovrebbe arrivare a una ricomposizione ma per battere Minciaroni potrebbe non bastare. Un nome potrebbe essere quello del segretario comunale dem Andrea Tocci.

Pieve Pronto a ricandidarsi a Città della Pieve anche l’uscente Fausto Risini, sostenuto dal centrodestra. Per ora l’unica avversaria certa è Lucia Fatichenti, ex vicesindaca della giunta Risini uscita fragorosamente dall’esecutivo. Un passato nei Ds, Fatichenti potrebbe pescare sia a destra che a sinistra ma per ora il progetto non sembra essere decollato. Il centrosinistra sta provando in primis a mettere insieme una coalizione ampia e le condizioni dovrebbero esserci. Un’opzione potrebbe essere quella di scegliere per una figura di rinnovamento, come quella del segretario comunale dem Marco Cannoni, in passato anche nella giunta di Fausto Scricciolo. E a proposito di passato, nei mesi scorsi si era parlato anche di due cavalli di razza come Claudio Fallarino e Palmiro Giovagnola. Molto, sostengono i ben informati, potrebbe dipendere dalle scelte dei socialisti e dal loro pacchetto di voti.

Gli altri A Piegaro un’opzione potrebbe essere quella di un terzo mandato per il dem Roberto Ferricelli, mentre a destra si sta valutando il da farsi e a dicembre probabilmente verrà indicato un nome, anche se le speranze di scalzare il centrosinistra da queste parti sono poche. A Panicale al momento l’unica certezza arriva da destra: Virginia Marchesini sembra essere pronta a correre nuovamente dopo il 35 per cento raccolto nel 2019, mentre il centrosinistra deve cercare una figura da schierare dopo il decennio di Giulio Cherubini. Diverse le opzioni sul tavolo, con la necessità di tenere insieme l’area di Panicale e quella di Tavernelle: una di queste potrebbe essere quella del segretario comunale Mattia Melani. Nella piccola Paciano (poco meno di mille abitanti) il dem Riccardo Bardelli potrebbe correre per un terzo mandato ma alla fine la soluzione potrebbe essere quella di puntare sul suo vice, Luca Dini.

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