Dopo gli arresti per gli scontri durante la partita Perugia-Pineto, fioccano i Daspo. Sono 18 i tifosi destinatari del provvedimento emesso dalla questura di Perugia a cui si sommano quelli a carico degli steward in servizio quel pomeriggio, cinque dei quali non potranno più lavorare negli impianti sportivi italiani per aver permesso l’ingresso a ultrà sprovvisti di biglietto.

Scontri Perugia-Pineto In particolare, i tifosi identificati dagli investigatori hanno lanciato seggiolini e fumogeni dalla curva Nord del Curi, tanto che l’arbitro è stato costretto a fermare per alcuni minuti la partita. Nei giorni immediatamente successivi agli scontri durante Perugia-Pineto era scattato l’arresto di tre persone, oltre il Daspo, che il giudice ha poi rimesso in libertà dopo la convalida con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’identità di altri 18 tifosi, così come il comportamento degli steward, è stato scoperto nelle indagini successive, compiute analizzando le telecamere di videosorveglianza e le riprese della polizia.

Fioccano i Daspo Coi 18 Daspo, il questore ha vietato ad altrettanti tifosi l’accesso alle manifestazioni sportive di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali, di campionato per un periodo che varia da 5 a 10 anni tenuto conto delle singole responsabilità dei precedenti.

Cosa non potranno più fare Tutti gli ultrà coinvolti, poi, a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva non potranno accedere né stazionare in un’area ricompresa in 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici serventi gli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio, nonché, in un’area ricompresa in 200 metri di distanza dagli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni. L’eventuale violazione del divieto potrà essere punita con la pena di reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10 mila a 40 mila euro.

Cinque steward interdetti Inoltre, su richiesta del questore di Perugia, il prefetto della provincia di Terni, ha disposto l’interdizione all’impiego in tutti gli impianti sportivi nazionali dei cinque steward che avrebbero consentito l’accesso abusivo nell’impianto di alcuni tifosi sprovvisti del titolo valido per l’ingresso.  

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