I tir parcheggiati di fronte all'azienda possono riprendere a viaggiare (foto Fabrizi-U24)

di Chia. Fa.

Il braccio di ferro tra la Cementir e il Consorzio autotrasportatori spoletini si è concluso venerdì pomeriggio. Ma l’accordo su un aumento del 6% sulle tariffe di viaggio non proclama alcun vincitore. L’intesa raggiunta, invece, viene interpretata da tutti come un atto di responsabilità bipartisan.

Si chiude con un + 6% E per mettere la parola fine su un blocco mezzi durato oltre dieci giorni si è scelta come scenografia la sede capitolina del gruppo di Caltagirone. Qui i rappresentanti del Consorzio, la Confartigianato e il sindaco Benedetti, dopo un tira e molla durato oltre tre ore hanno finalmente chiuso la partita. Come era stato ampiamente previsto, la proposta degli autotrasportatori sull’aumento del 10% delle tariffe non è stata accolta. Tuttavia il ritocco all’insù proposto dalla proprietà, il 6% su tutti i viaggi, è stato accettato dai lavoratori che, coscienziosamente, hanno allentato la presa, chiuso la vertenza e smobilitato la protesta.

«La posta in palio era troppo alta» Un senso di responsabilità, quello degli autotrasportatori, figlio sopratutto degli ultimi sviluppi. Da lunedì scorso infatti la Cementir aveva ordinato le ferie forzate ad un’ottantina di operai dello stabilimento e stoppato la produzione in attesa che il materiale, di cui lo stoccaggio era saturo, venisse consegnato. «Non siamo soddisfatti dell’aumento, apprezziamo lo sforzo della proprietaria – spiega Eugenio Cernigliaro, presidente Consorzio – ma naturalmente il +6% non risolve i nostri problemi, detto questo la posta in palio stava diventando troppo alta e abbiamo scelto di trovare una soluzione».

Autocisterne in viaggio da subito Il blocco mezzi, naturalmente, è stato immediatamente sospeso e già nella serata di venerdì diverse autocisterne del Consorzio sono state caricate e partite alla volta dei cantieri. Come detto, a Roma era presente anche il sindaco Daniele Benedetti che ha seguito la vicenda dall’inizio dello sciopero. «Quella di oggi – commenta – è stata una buona mediazione, arrivata al termine di un impegno importante di tutta la città».

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