di Massimo Colonna
«C’è un doppio problema: la continuità dei progetti di inserimento lavorativo e un problema di salario che manca. Il tutto a causa del ritardo con cui viene affrontata la questione dei bandi che riguardano le cooperative, scaduti per la maggior parte dei casi. Per questo chiediamo al Comune di aprire subito un tavolo tecnico». Dipendenti e rappresentanti delle coop B del Ternano, insieme alle sigle sindacali delle tre maggiori sigle del comparto funzione pubblica, si ritrovano insieme ad un tavolo per denunciare quella che ormai è diventata «una corsa contro il tempo, in cui a rimetterci sono soprattutto i lavoratori». In una conferenza stampa organizzata nella sala maggioranza di Palazzo Spada ecco allora l’invito alla giunta: «Si chiamino per chiarire il da farsi, al più presto».
I nodi da sciogliere Il problema di fondo è che i bandi per i lavori che riguardano questo tipo di cooperative, che spaziano dal verde pubblico alla manutenzione strada fino ai servizi cimiteriali, sono per la maggior parte scaduti e che ancora non si è arrivati ai nuovi bandi né alla proroga. «Da quanto abbiamo appreso – ha spiegato Tonino Sabatini, rappresentante della coop Ultraservizi – prima di settembre prossimo non si potrà adempiere al nuovo bando. Per noi un tempo inaccettabile, perché i lavoratori non solo non percepiscono lo stipendio, ma nello stesso tempo quei progetti di inserimento lavorativo avviati per circa una cinquantina di persone, in questo modo vengono brutalmente interrotti. Venendo così meno alla loro iniziale causa».
Il regolamento Nel frattempo i dipendenti rimasti fuori dalle ore lavorative per via della fine del bando vengono assistiti da una sorta di cassa integrazione dedicata. «Ma il nostro obiettivo – spiegano i rappresentanti sindacali – non è quello di arrivare all’assistenzialismo, bensì quello di lavorare». «Stiamo parlando – ha spiegato Mario De Angelis della Uil – di lavoratori di cooperative B, ma in realtà sono lavoratori di serie A, per tutta l’esperienza che hanno accumulato sul campo e per la professionalità che in pochi a Terni possono avere in settori specifici». Sul tavolo c’è poi anche la questione del regolamento comunale, «approvato all’unanimità dal consiglio comunale nel 2013 – spiega Stefano Notari di Actl – e che rappresenta uno strumento all’avanguardia nel panorama nazionale, per cui noi crediamo che proprio questo strumento debba essere rilanciato e preso in mano con forza proprio per arrivare all’obiettivo di arrivare ad una soluzione il prima possibile».
La chiamata Per questo dipendenti, rappresentanti della coop e sindacati chiamano il Comune: «E’ necessario quanto prima un incontro per chiarire come poter procedere, se con una proroga oppure accorciando i tempi per il nuovo bando. Il rischio, per quanto riguarda per esempio il settore del verde, è che con il bando scaduto i lavori vadano a rilento per le prossime operazioni di potatura e sistemazione. Su questo fronte di recente il sindaco stesso ha annunciato un accordo con Afor, l’agenzia forestale regionale, ma a noi interessa prima di tutto difendere le posizioni di questi lavoratori».
@tulhaidetto