(foto Rosati)

Tavolo tecnico d’urgenza al ministero dello Sviluppo economico (Mise) per Sgl Carbon-Elettrocarbonium. Questa la richiesta formalizzata dal vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli, d’intesa con la governatrice Catiuscia Marini e il sindaco di Narni Francesco De Rebotti, tutti preoccupati dalla comunicazione del 4 gennaio con cui Sgl Carbon ha chiesto a Elettrocarbonium la restituzione dell’immobile e degli impianti motivandola con la mancato raggiungimento delle condizioni sospensive nei termini previsti dai contratti tra le parti.

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Regione chiede tavolo tecnico urgente al Mise La richiesta al Mise muove chiaramente dalla necessità, avvertita da sindacati e lavoratori, ma pure a Palazzo Donini, di far emergere le reali intenzioni delle due aziende sul sito industriale di Narni «per il quale fin dal febbraio 2014 – ricorda il vicepresidente Paparelli – Mise, Regione e Comune hanno ricercato attivamente una soluzione industriale alternativa alla chiusura degli storici impianti di produzione di elettrodi di grafite destinati all’industria siderurgica».

A Elettrocarbonium aiuti pubblici per 1,5 mln Gli accordi intorno ai quali Sgl Carbon ha avanzato le proprie richieste sono quelli del 27 gennaio 2015 tutti condizionati alla definizione di un accordo di programma per la disciplina degli aspetti di natura ambientale e della continuità produttiva nel sito. «Regione e Comune di Narni hanno sempre fatto e continueranno a fare la loro parte – sottolinea Paparelli che ha la delega allo sviluppo economico – tanto che, ad oggi, sono stati concessi a Elettrocarbonium incentivi finalizzati alla riassunzione del personale per 140 mila euro, un finanziamento da 1,4 milioni di euro per la realizzazione di alcuni degli investimenti programmati dall’azienda e contestualmente messi a disposizione gli strumenti regionali disponibili per il supporto nell’accesso al credito».

Nodo bonifiche Sul fronte ambientale, ossia le bonifiche, la conferenza servizi ha chiesto a Sgl Carbon ulteriori specifiche che dovranno essere presentate entro il 15 febbraio al fine di concludere l’istruttoria, propedeutica alla definizione dell’Accordo di programma. «In questo senso – ricorda Paparelli – nelle ultime settimane abbiamo tentato la composizione di una vicenda che, è bene ricordarlo, a partire dalla firma degli accordi, attiene essenzialmente ai rapporti tra le parti, con il solo fine di preservare da una parte la produzione e i livelli occupazionali e dall’altra il rispetto rigoroso delle norme ambientali».

Marini e Paparelli Più specificatamente sulla richiesta di restituzione di fabbricati e impianti avanzati da Sgl Carbon «la Regione Umbria – precisano la presidente Marini e il vice Paparelli – in sede nazionale è pronta a ribadire ancora una volta la volontà di porre in essere ogni provvedimento nelle sue possibilità per salvaguardare la produzione e livelli occupazionali e assicurare il rispetto delle normative vigenti in tema di bonifica, auspicando che la discussione si rimetta su un piano di correttezza di rapporti e di messa in chiaro dei reali obiettivi delle imprese coinvolte».