Siglato l'accordo tra Confindustria e Intesa San Paolo (foto F.Troccoli)

di Maurizio Troccoli

Fa tappa anche in Umbria l’accordo nazionale tra Confindustria e Intesa San Paolo per rispondere alla crisi con aiuti alle piccole e medie imprese. Un accordo che vale circa dieci miliardi in ambito nazionale, e che destina circa un miliardo di euro alle pmi umbre e toscane. L’accordo è stato firmato giovedì mattina nella sede di Confindustria Perugia: il documento prevede incentivi per la formazione e sviluppo delle imprese, per la conversione a fonti energetiche alternative e per l’innovazione.

La firma L’accordo è stato firmato dal presidente di Confindustria Perugia, Ernesto Cesaretti e dal direttore Area Centro banca CR Firenze, Aldo Dante e lo hanno presentato agli imprenditori insieme ad Anna Maria Baldoni, presidente Comitato piccola industria Confindustria Perugia, Luca Tacconi, vice presidente di Confindustria Perugia con delega al credito e Giuseppe Metelli, presidente di Fidindustria Umbria

Tre le principali novità I punti  dell’accordo che segnano una novità sono principalmente tre e riguardano gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa (lean management), i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell’azienda, la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale.

Crescita dimensionale Il gruppo bancario si impegna a fornire consulenza e attività di formazione per gli imprenditori che vogliono far propria l’impostazione del cosiddetto lean thinking e definirne la possibile applicazione in azienda. Per i piani di riorganizzazione interna così come per le necessità di sostenere le vendite sono disponibili linee di credito sia a breve che a medio-lungo termine.

L'accordo è stato presentato giovedì mattina (Foto F.Troccoli)

Efficienza energetica ed eco-sostenibilità Informazioni, servizi e finanziamenti per accompagnare le imprese che vogliono intraprendere la strada della sostenibilità energetica e coglierne i vantaggi economici rappresentano un articolato capitolo dell’accordo. Il gruppo bancario è in grado infatti di sostenere imprese di qualsiasi settore che investono nell’energia «verde» e nella tutela ambientale: eco-turismo, eco-sharing, efficienza energetica, certificazioni ambientali, sicurezza sul lavoro, bio-edilizia. Gli interventi possibili spaziano dalla semplice installazione di pannelli fotovoltaici alla realizzazione di impianti più complessi, anche attraverso formule di leasing.

Capitale umano E’ possibile valorizzare il capitale umano sia attraverso finanziamenti per formazione e lavoro, destinato agli investimenti nel campo della formazione, del welfare aziendale e dello sviluppo occupazionale, sia attraverso iniziative di formazione mirate.

Conto Formazione Le aziende possono disporre di un «conto formazione» che rende direttamente disponibili il 70% dei contributi versati all’Inps. L’accordo siglato prevede l’anticipo dei contributi accantonati dall’azienda sul «conto formazione» fino all’80% dell’importo e per una durata di 15 mesi. L’istituto bancario risponde risponde anche a necessità personalizzate di finanziamento fino ad un massimo di 100 mila euro.

Gli altri punti dell’accordo «L’impegno comune – è scritto nel comunicato di Confindustria – è di sostenere gli imprenditori in settori strategici come la costituzione delle reti d’impresa e la realizzazione di altre forme di alleanza, l’innovazione e la ricerca, l’internazionalizzazione». Viene offerta anche «consulenza per accedere alle opportunità di finanziamento a fondo perduto e agevolato dell’Unione europea e assistenza per partecipare direttamente ai grandi progetti di ricerca europei. Desk specialistici per Cina, Americhe, Asia, EuroMed-Africa, Est Europa si occupano di scouting dei mercati, ricerca di partner industriali, pianificazione e realizzazione di investimenti all’estero. I finanziamenti disponibili consentono di cogliere le opportunità sui mercati ma anche di «mitigarne» i possibili rischi con prodotti di copertura», è scritto nell’accordo.

Risorse importanti per le aziende di Umbria e Toscana (Foto F.Troccoli)

Speranza per la progettualità «Questo accordo – ha sottolineato il presidente di Confindustria Perugia Ernesto Cesaretti –  rappresenta una speranza in termini di progettualità, per quelle aziende che vogliono percorrere questa strada ed è la dimostrazione di come, attraverso un dialogo continuo tra imprese, associazione e banca, e una costante attenzione ai mutevoli bisogni delle aziende, sia possibile mettere a loro disposizione soluzioni aggiornate e legate alle esigenze del momento».

Il terzo rinnovo «Con Confindustria Perugia oggi siamo una squadra che vuole trasformare l’emergenza in occasione di crescita  – ha commentato Aldo Dante –. Oggi presentiamo il terzo rinnovo del nostro accordo, che punta a trovare insieme la strategia giusta per ogni singola azienda».