I 151 licenziamenti che Liomatic vorrebbe fare sono motivati in modo generico, non sufficientemente argomentati e soprattutto sono troppi visti gli indicatori economici aziendali. E’ questo il giudizio che i sindacati danno dei piani di Liomatic dopo l’incontro, chiusosi senza passi avanti significativi, tra la società e le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Secondo un comunicato dei rappresentanti dei lavoratori, nel corso dell’incontro l’azienda dopo aver messo sul tavolo tutti i problemi che vive il settore, ha spiegato che a fronte delle previsioni di bilancio non positive per il 2014 ha ritenuto di mettere «per tempo» in sicurezza l’impresa attraverso il licenziamento di 151 persone.
L’incontro Un numero che, come accennato, secondo i sindacati è eccessivo e mal motivato. A sostegno di ciò Cgil, Cisl e Uil citano i dati di bilancio 2013, «chiuso in attivo», chiedendo quindi alla società di presentare «un piano industriale che possa dare futuro e garanzia all’occupazione». Al prossimo incontro che si terrà il 5 novembre poi i sindacati vorrebbero che Liomatic portasse informazioni sugli organici complessivi dell’azienda, sulla loro composizione e sull’organizzazione del lavoro. Cgil Cisl e Uil poi si rivolgono all’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi, chiedendo che sia lui a convocare le parti «al fine di poter meglio comprendere le volontà della proprietà, la quale ha dichiarato di non avere intenzione di cedere l’attività, e di adoperarsi per contenere al massimo gli esuberi che pesano in grandissima parte sulla sede centrale e sulle filiali della nostra regione».