Conferenza stampa di Gepafin

«Aver ottenuto, da parte di Gepafin, l’autorizzazione della Banca d’Italia ad esercitare l’attività di intermediario finanziario vigilato, ai sensi dell’articolo 106 del Testo unico bancario, non è solo il raggiungimento di un obiettivo burocratico-amministrativo, ma è anche un importante traguardo per la lavorare al meglio a favore delle imprese umbre». La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha sottolineato «con grande soddisfazione» i risultati ottenuti da Gepafin, la società a partecipazione regionale, che, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel Salone d’onore di Palazzo Donini a Perugia, ha presentato le proprie linee di sviluppo, anche alla luce della recente iscrizione nell’Albo degli intermediari vigilati da Banca d’Italia. Presenti anche l’assessore alle Società partecipate, Antonio Bartolini, il presidente e il direttore di Gepafin Salvatore Santucci e Marco Tili, e il direttore regionale Luigi Rossetti.

Il piano di sviluppo Gepafin, che proprio quest’anno festeggia i suoi 30 anni di attività, è un soggetto misto partecipato dalla Regione Umbria (55,82%) e da 9 banche operanti in Umbria (44,18%). La Società ha operato con le risorse messe a disposizione dalla Regione con fondi propri e tramite i Fondi della programmazione comunitaria. «Le risorse pubbliche – ha sottolineato il presidente Santucci – hanno usufruito di un cofinanziamento privato da parte delle banche socie per 20 milioni di euro oltre al capitale sociale apportato per circa 7,5 milioni. E il piano industriale della società si propone di mettere a disposizione del territorio e dei Confidi un soggetto qualificato e professionale in grado, con la propria strumentazione, di favorire l’accesso al credito e la patrimonializzazione delle imprese. Il Piano approvato dai soci e sottoposto alla valutazione di Bankitalia – ha illustrato Santucci – prevede il rilascio con proprio patrimonio, nel prossimo triennio, di nuove garanzie per circa 50 milioni di euro oltre a circa 5,5 milioni di prestiti obbligazionari che si vanno ad aggiungere all’operatività delle risorse della programmazione regionale e comunitaria. Le garanzie rilasciate da un intermediario finanziario vigilato, per i controlli a cui questo è sottoposto, acquisiscono maggiore valenza ai fini dell’abbattimento dei requisiti patrimoniali della Banche garantite. Ciò può ribaltarsi sia in una facilitazione dell’accesso al credito per le Pmi che in un contenimento del costo dei finanziamenti per le imprese».

Importante riconoscimento «Gepafin, il 5 febbraio scorso, a conclusione di un lavoro portato avanti negli ultimi diciotto mesi – ha ricordato l’assessore Bartolini – ha ottenuto l’autorizzazione da Banca d’Italia a svolgere attività finanziaria vigilata a seguito di un approfondito processo di verifica della propria struttura ed operatività. Tale verifica ora sarà permanente in quanto l’operatività futura di Gepafin sarà sottoposta alla Vigilanza della Banca d’Italia. Ciò ha imposto ed imporrà un innalzamento dei sistemi di controllo e verifica dell’attività. Ma, con questa iscrizione, Gepafin potrà ampliare la propria attività sotto il profilo quantitativo e qualitativo. In sintesi maggiori garanzie e di migliore qualità».

La strategia La presidente Marini, chiudendo i lavori, ha evidenziato come «questa strategia messa in atto dalla Regione e da Gepafin permette alla società partecipata di acquisire maggiore credibilità verso le istituzioni europee (BEI, FEI) potendo essere destinataria, tramite bando, di risorse riservate agli intermediari finanziari vigilati e di acquisire acquisisce maggiore credibilità anche verso gli altri operatori di mercato. Con Gepafin divenuta intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia, può avviarsi ora un processo d’integrazione del mondo della garanzie attraverso accordi ad hoc con il mondo dei consorzi fidi per creare un sistema efficace a livello territoriale che ottimizzi le risorse esistenti e quelle attivabili con gli strumenti nazionali ed internazionali. Si mettono a sistema le competenze e le risorse disponibili per facilitare l’accesso al credito delle Piccole e medie imprese. Siamo ancora in uno scenario di crisi e dunque di grande sofferenza. Ma siamo anche nel momento giusto per ideare, costruire e mettere in pratica incisivi programmi di sviluppo, adeguati al nuovo momento economico, proprio all’inizio del nuovo settennato della programmazione comunitaria, nazionale e regionale che arriverà fino al 2020. Il nostro obiettivo non è solo quello di spendere tutte le risorse disponibili ma anche di spenderle bene per assicurare crescita e stabilità alle nostre imprese».

Terremoto Queste azioni saranno sviluppate anche in quei territori che sono stati colpiti dal terremoto. La ricostruzione che immaginiamo – ha aggiunto la presidente – non è soltanto quella urbanistico-edilizia, ma anche dedicata alla sviluppo socio-economico e dunque alla ripartenza, all’innovazione ed alla crescita delle imprese che, cogliendo questa opportunità, possono veramente costruire il loro futuro. E Gepafin – ha aggiunto – sarà un soggetto molto importante in questo processo. Oltre alle operazioni di ‘garanzie senza costo’ già attivate per quasi un milione e mezzo di euro e gli interventi per circa 5 milioni di euro per la realizzazione di 50’ alloggi in social housing, si sta lavorando anche alla realizzazione di un Fondo chiuso per l’assunzione di partecipazioni e concessione di finanziamenti (mini bond e prestiti subordinati) a favore d’iniziative che si insediano nelle aree del terremoto. In sintesi ci si propone con questa iniziativa di creare uno strumento finalizzato a sostenere investimenti di imprese che intendono ripensare il loro modo di crescere, anche in ottica di filiera».

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