di Francesca Mancosu

Sono passati quasi 70 anni dal primo bombardamento di Terni, avvenuto l’11 agosto 1943. Il primo dei 108 attacchi aerei che rasero al suolo l’80% della città, seppellendo sotto le macerie oltre 1000 vittime civili, ad armistizio già firmato. Quel giorno rivive nello spettacolo ‘Ascolta! Il nemico non tace’, che sarà portato in scena domenica, alle 21.30, all’anfiteatro Fausto, nell’ambito della rassegna ‘Anfiteatro Estate’.

Uno spettacolo multi-sensoriale Prodotta dall’associazione teatrale Acciaio,  scritta e interpretata da Stefano de Majo, la pièce avrà un carattere ‘multisensoriale’ e ‘multidisciplinare’, come racconta l’attrice Costanza Farroni, protagonista sul palco insieme all’attore statunitense Edmund Zimmerman. «Oltre alla parte recitata, in italiano e in inglese, lo spettacolo vedrà entrare in campo un po’ tutte le forme d’espressione, che si fonderanno insieme: la musica, con la rock band degli Eld.ar e la voce (e il violino) della mezzo soprano Barbara Sabatini, la danza, con le coreografie di Livia Massarelli, l’arte, con le installazioni di Igor Borozan e Vincenzo Rosati, la videoart di Giacomo Moschetti».

Ternani e americani Ma il filo conduttore di ‘Ascolta! Il nemico non tace’ saranno i racconti – intrecciati – dei civili ternani e degli aviatori statunitensi, inconsapevoli protagonisti di quel giorno d’agosto. «Nel testo – ricorda ancora la Farroni – trovano posto le testimonianze autentiche di alcuni ternani sopravvissuti ai bombardamenti, raccolte da De Majo attaverso un accurato lavoro di ricerca e selezione delle fonti, ma anche una parte ‘romanzata’, interpretata dal giornalista­-artista statunitense Edmund Zimmerman, che descrive il punto di vista di un giovane pilota americano che si chiama Yossan». Un nome che non è stato scelto a caso, ma che vuole essere un chiaro omaggio al protagonista di ‘Comma 22’, il capolavoro storico -satirico di Joseph Heller, in cui la guerra e la disciplina militare vengono presentate in tutta la loro durezza e insensatezza.

La memoria e le nuove generazioni «Questo spettacolo – prosegue la Farroni – ha debuttato l’11 agosto 2010, in occasione della riapertura dei rifugi antiaerei del Parco Ciaurro, e nel tempo ha riportato alla luce una memoria ternana e al tempo stesso globale, un patrimonio rimasto nascosto per troppo tempo, che va tutelato e tramandato». L’obiettivo, che forse si concretizzerà il prossimo inverno, è di portare queste storie nelle scuole, per trasmetterle alle nuove generazioni. «Stiamo lavorando per organizzare dei matinée per i ragazzi delle medie e delle superiori della nostra città – conclude la Farroni – non c’è cosa che ci piacerebbe di più».