di M.R.

Dieci giorni di proposta culturale e di intrattenimento hanno visto la partecipazione di circa 8 mila spettatori, 2.800 quelli paganti ai quali vanno aggiunti i tantissimi che hanno aderito ai progetti gratuiti di un Terni festival che ha quindi festeggiato in bellezza i suoi  10 anni e di cui è oggi titolare il Teatro stabile dell’Umbria. Tempo di bilanci in casa Caos e Linda Di Pietro commenta: «Un’edizione memorabile, la dimostrazione di una manifestazione che si propone come isola di pensiero ma non rimane isolata, anzi riesce a rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e sempre più diversificato».

«Decima edizione memorabile»: video

Numeri Dagli artisti alla stampa, passando per la critica, il festival, che ha trattato anche la delicata questione dell’immigrazione  ha postato sulla scena ternana 33 compagnie, 2 street art interventions, 5 tra gruppi musicali e dj. Ben 12 i Paesi rappresentati, 117 i posti letto riservati e 1.675 i pasti serviti presso il Fat; il Caos, cuore pulsante dell’evento, è rimasto aperto per 170 ore in 10 giorni. Alla conta, neanche a dirlo, pure i numeri social: la pagina Facebook del festival ha registrato 70 mila visualizzazioni nei fine settimana e nel mese di settembre ha visto un incremento di ‘mi piace’ pari a 553 utenti.

Terni festival A detta dell’assessore Giorgio Amillei «La manifestazione è uno dei segni più tangibili ed emblematici delle politiche culturali sostenute dall’amministrazione comunale, ma per fortuna la città ha una sua bella vivacità che va oltre le offerte finanziate dall’ente. Quello che è importante sottolineare degli impegni del Comune – ha precisato – è che gli eventi che via via vengono sostenuti non rappresentano casi isolati legati alla contemporaneità, bensì pongono la cultura al centro di una possibile via di concreto sviluppo economico per la Conca. Il Terni festival – ha detto Armillei – rientra a pieno titolo tra quelle ce sono le strategie inserite nel documento per la corsa della città a capitale italiana della cultura. In questa partita – è tornato a ribadire l’assessore – Terni vuole mostrare capacità di merito e contenuto con strumenti molto precisi rispetto all’offerta culturale».

Teatro stabile dell’Umbria Tra gli spettacoli maggiormente apprezzati ‘L’uomo che cammina’ che ha permesso ai partecipanti di vedere la città con gli occhi dell’artista e ‘Thyssen’, nel quale il tema della grande fabbrica è stato affrontato dall’artista dal punto di vista poetico; grande successo anche per il monumento di mille kg issato alle porte del Corso. «La straordinarietà del Terni festival – ha detto Linda Di Pietro – sta nella sua capacità di andare oltre le aspettative del pubblico e mai incontro a queste. A partire da quest’anno l’iniziativa si è inoltre ritagliata il ruolo di catalizzatore di tante forze locali vista la presenza di numerosi artisti del territorio umbro oltre a quelli nazionali e internazionali. Stiamo già lavorando al prossimo Festival – rivela – e a gennaio saremo a New York insieme agli organizzatori di altri festival per presentare e promuovere le nostre offerte».

Cinema e Scuola Parte degli introiti dell’edizione 2015 del festival sono stati devoluti a favore del Comune di Terni per il progetto di educazione all’immagine ‘Cinema e scuola’, attivo dal 1993, che propone annualmente agli studenti della città un ampio programma di iniziative, attività e percorsi didattici incentrati sul cinema, offrendo a insegnanti e allievi un supporto didattico culturale e uno spazio di riflessione e approfondimento. A scegliere tra i quattro progetti finanziabili proposti dal Caos, sono stati gli stessi spettatori. Consegnato al responsabile del progetto un assegno da 1.760 euro.

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