di Francesca Marruco
Sarà solo l’autopsia che si concluderà nelle prossime ore a mettere il sigillo delle ipotesi impossibili alla versione di Federico Bigotti, secondo cui la madre si sarebbe autoinferta le coltellate al collo e al torace nella zona del cuore. Ma intanto, ci sono anche altri elementi che destano ben più di qualche sospetto, che potrebbero inchiodare Federico. Come riportato dalla Nazione di oggi infatti, sulla scena del crimine ci sarebbero delle anomalie terrificanti: troppo poco sangue per tutte quelle ferite. Di qui l’ipotesi agghiacciante che non solo abbia ucciso la mamma Anna, ma anche che dopo abbia anche ripulito la scena del crimine prima di chiamare il padre Antonio.
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Sopralluogo Il padre e il fratello che anche martedì pomeriggio lo hanno accompagnato in procura a Perugia sono praticamente sotto choc. Impossibile capire se abbiano realmente creduto alla praticamente inverosimile versione di Federico o se comunque lo stiano appoggiando. Di certo è che le indagni proseguono a spron battuto. Anche mercoledì mattina, mentre nella sala settoria dell’istituto di medicina legale era in corso l’autopsia sul corpo di Anna Maria, i carabinieri del reparto operativo di Perugia sono tornati nella casa del delitto per un nuovo sopralluogo. Al momento avrebbero repertato degli oggetti all’esterno della casa e non è affatto eslcuso che nelle prossime ore possano procedere alla prova del luminol, vista l’ipotesi di ripulitura della scena del crimine. Intanto Federico, contattato telefonicamente risponde garbatamente ma senza dubbi: «Mi scusi ma non posso parlare al telefono con la stampa, così mi ha consigliato il mio avvocato».
Movente? Ma cosa avrebbe armato la mano del giovane Federico? Il ragazzo, come testimoniano le tantissime foto sui suoi profili social, in cui dopo neanche 24 ore dalla morte della madre ha postato un selfie con scritto #riposainpacemamma ci teneva molto al suo aspetto fisico che aveva conquistato dopo mesi di dieta e allenamenti quotidiani serrati. Non trovava lavoro, come hanno confermato più parenti, e se ne stava molto a casa ad allenarsi e a fare molto uso di cannabis dopo aver abbandonato gli studi prima e il rugby poi.
IL FIGLIO INDAGATO ALL’USCITA DALLA PROCURA DI PERUGIA
Litigi continui Non più di due settimane fa, accompagnato da madre e padre era stato a cena in un ristorante in cui aveva lasciato il curriculum. Secondo quanto inizia a trapelare con la mamma Federico aveva dei ligi continui, su ogni cosa. Anche banalità. Figurarsi su tematiche come la necessaria ricerca di un lavoro a 21 anni o l’abuso di hashish.
Il gesto criminale potrebbe essere maturato in questo quadro e, secondo le prime indiscrezioni, la ferita mortale che le ha reciso la carotide, potrebbe essere stata inferta dalle spalle. Dinamica che sarebbe compatibile con l’assenza di ferite da difesa. Le altre numerose cotellate invece, sferrate tutte nella zona del cuore, potrebbero essere state inferte dopo quella al collo. Potrebbe aver fatto tutto da sola? La scienza a breve sentenzierà nero su bianco che è impossibile. E allora per Federico si potrebbe avvicinare l’ora della verità. Quella vera.