di B.M.
A Città di Castello c’è chi si è chiesto perché non sia stato proclamato lutto cittadino per la morte di Anna Maria Cenciarini, così come era successo nel mese di luglio dopo la morte di Lamberto Lucaccioni, il giovane morto per droga al Cocoricò. Le polemiche non si sono placate neanche nel giorno del funerale, tanto che Riccardo Augusto Marchetti, responsabile giovanile Lega Nord tifernate, è intervenuto a gamba tesa contro l’amministrazione comunale nel giorno dell’ultimo saluto alla giovane mamma uccisa.
Disparità «Trovare una sensata giustificazione alla decisione per cui un’amministrazione comunale indìce il lutto cittadino per un adolescente stroncato dalla droga in una discoteca riminese e non lo fa per l’uccisione di una madre non è semplice, ma trattandosi dell’amministrazione comunale di Città di Castello forse tutto è più chiaro. Che per il sindaco e la sua giunta ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B è cosa assai nota, ma usare simili disparità di fronte a certe tragedie, lo trovo raccapricciante». Queste la parole del tifernate Riccardo Augusto Marchetti responsabile giovanile Lega Nord.
Lutto «Capisco che per il signor Bacchetta sia già tempo di campagna elettorale, ma qui si sta calpestando ogni singolo valore: perché quest’ estate Città di Castello si è raccolta in occasione dei funerali del giovane sedicenne tifernate rimandando anche un appuntamento culturale in calendario e oggi non si annulla la festa della Befana in piazza Matteotti visto la concomitanza con i funerali di Anna Maria Cenciarini? Oggi doveva essere lutto cittadino così come lo era stato lo scorso luglio, ma qui si pensa solo ad inaugurare scuole, piazze, a fare bella figura davanti alle telecamere, dimenticandosi però, di cosa è divenuto il capoluogo tifernate in questi anni».
Vicinanza alle famiglie Sindaco di Città di Castello che era presente al funerale nella chiesa di San Pio assieme agli assessori Riccardo Carletti e Mauro Alcherigi, all’onorevole Pd Walter Verini, e agli avvocati di Federico Bigotti, Vincenzo Bochicchio e Francesco Areni. Il primo cittadino in una nota è intervenuto sulla vicenda: «L’amministrazione comunale è vicina alle famiglie Cenciarini e Bigotti in un momento così tragico e doloroso. Nel rispetto della privacy, con atti concreti, senza sbandierarlo, ha fatto e farà la propria parte come sempre non lasciando solo nessuno ed in particolare chi, suo malgrado, si trova coinvolto in un episodio così efferato che colpisce al cuore una comunità, come la nostra da sempre ispirata ai valori di civiltà, solidarietà e appartenenza».
Famiglie per bene Il sindaco conferma solidarietà e vicinanza alle famiglie Bigotti e Cenciarini, ricordando con particolare commozione la povera Anna Maria, cresciuta e per lunghi anni residente, assieme ai genitori e fratelli, nel quartiere San Pio X, da cui lui stesso proviene. «Conoscevo personalmente Anna Maria e la sua famiglia, erano miei vicini di casa benvoluti e apprezzati da tutti», ha concluso Bacchetta.