«Il ragazzo era disteso a terra, vicino all’auto. Respirava appena, ma aveva la testa in una pozza di sangue. E accanto la pistola. Dentro l’auto, sul sedile posteriore, la mamma che abbracciava il bambino. Entrambi con un foro alla testa. Il piccolo sulla fronte… Una scena terribile». Lo racconta in esclusiva al Giornale dell’Umbria il medico Stefano Benedetti, il vicino di casa di Ilaria Toni, che per primo si è trovato di fronte la scena terribile della tragedia accaduta domenica mattina a Ponte Valleceppi.

Ilaria davanti «Ho visto che sul sedile davanti c’era Ilaria, la mia vicina- racconta ancora Benedetti -. Mi ha riconosciuto, e mi ha detto: “È stato Bazzurri, ha sparato a Ilaria e poi a tutti”. Io non capivo. Le ho chiesto: “Voleva uccidere te?”. E lei: “Anche la mia amica si chiama Ilaria”. Poi ha perso i sensi».

VIDEO DALL’OSPEDALE

FOTOGALLERY: IL LUOGO DELLA TRAGEDIA

I soccorsi «Dapprima è arrivata un’autoambulanza, con un medico a bordo. Ho detto che ero un collega – racconta ancora Benedetti – e l’ho aiutato a trasferire Ilaria (l’ingegnere, ndr), perché sembrava l’unico ferito al quale si potesse prestare soccorso». Gli altri tre feriti «respiravano in modo rantoloso. Ma con simili lesioni alla testa… Sono un medico. Mi sono fatto lasciare l’attrezzatura dal collega del 118. E mentre l’autoambulanza trasportava la mia amica all’ospedale, ho prestato soccorso agli altri feriti. Li ho intubati, ho effettuato le operazioni per la ventilazione, in attesa degli altri soccorritori».

VIDEO: IL LUOGO E IL TESTIMONE

Ilaria ha cercato di scappare «Ilaria, la mia amica, non aveva ancora inserito la chiave nel cruscotto. La chiave era sul sedile del passeggero». Probabilmente Riccardo prima ha sparato alla sua Ilaria e al loro bambino di due anni, «da come li ho trovati, riversi accanto sul sedile posteriore – dice ancora Benedetti -, sembra che lei abbia tentato di proteggere il piccolo quando ha visto il padre estrarre la pistola». «Ilaria Toni probabilmente ha provato a scappare. Lui le ha sparato dalla portiera posteriore destra. Io l’ho vista sdraiata a metà sul sedile, tutta ricoperta di sangue».

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