La discarica di Sant'Orsola

di C.F.
Twitter @chilodice

Ampliamento della discarica, arrivano le interpellanze di Pd e M5s. Dopo Legambiente, Rifiuti zero e Cittadinanzattiva, ma anche il comitato dei cittadini per la chiusura di Sant’Orsola, anche le forze politiche di opposizione intervengono sulla possibilità paventata dal sindaco Fabrizio Cardarelli di aumentare le cubature della discarica di Sant’Orsola.

Pd: «Si faccia chiarezza» In particolare, venerdì il consigliere comunale Massimiliano Capitani (Pd), ribadendo la propria contrarietà all’operazione, ha depositato un’interpellanza chiedendo al sindaco e alla giunta di «conoscere in maniera chiara gli intendimenti dell’amministrazione in merito alla ventilata ipotesi di ampliamento della discarica di Sant’Orsola, anche alla luce delle forti preoccupazioni che la notizia ha destato ai cittadini che vivono in quei territori adiacenti alla discarica da Uncinano a Terzo La Pieve, fino a Terzo San Severo e Montemartano». Come noto, all’interno del sito risulta disponibile un ettaro e mezzo di terreno mai coltivato su cui potrebbe essere avviato l’iter procedurale per richiedere alla Regione il via libera al conferimento.

Amministratori a caccia di strategie Da Palazzo ormai da giorni precisano che l’operazione si inserirebbe in una manovra ben più ampia che interesserebbe non solo l’estensione del servizio di raccolta differenziata, atteso ormai a breve in centro storico, ma anche una serie di investimenti sugli impianti a cominciare da quello di Casone per il trattamento dell’indifferenziata. Sullo sfondo, ma non troppo, la trattativa avviata con la Regione per centrare un ritocco all’insù al ristoro ambientale che i comuni di Spoletino, Folignate e Valnerina versano nelle casse del municipio.

M5s: «Rinnovamento aveva assicurato la chiusura» Strategie su cui occorre far chiarezza al più presto, onde evitare di continuare a incassare colpi, come quello sferrato dai Cinque stelle. «Siamo stati ospiti del comitato per la chiusura della discarica e quello che ci ha più colpito è stato sapere che il sindaco Cardarelli durante la campagna elettorale aveva garantito ai residenti proprio la chiusura del sito, come peraltro scritto nero su bianco nel programma elettorale di Rinnovamento, che forse non è più tale».