Covarelli e De Megni

di Fra. Mar.

Il tribunale del Riesame di Napoli ha dichiarato la sua incompetenza territoriale nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex patron del Perugia Calcio Leonardo Covarelli e Dino De Megni, padre dell’ex vincitore del Grande Fratello.

Il ricorso Al tribunale della libertà partenopeo aveva fatto ricorso il loro legale Gianni Spina, cercando la revoca degli arresti domiciliari per i suoi due assistiti. Il tribunale non solo si è dichiarato incompetente per le posizioni di De Megni e Covarelli, ma anche per le altre che fanno parte della stessa indagine – come il nipote di Previti – che verranno mandate al tribunale di Roma.
Perugia Sarà invece il tribunale del Riesame di Perugia a dover fissare una nuova udienza per discutere la richiesta di revoca dei domiciliari per Covarelli e De Megni. L’udienza verrà fissata a Perugia non appena giungerà il fascicolo, che verrà spedito per posta da Napoli. Covarelli e De Megni, indagati per riciclaggio e indebito uso di capitali illeciti, hanno rivendicato già dinanzi al giudice che li ha sentiti in sede di interrogatorio di garanzia, la correttezza del loro operato, sostenendo di non essere a conoscenza della ipotizzata ( da parte della procura) provenienza illecita dei capitali che Lucio Lo Sole prestò a Covarelli e investì nella loro società New Glen.

Le accuse In particolare Covarelli Leonardo è indagato per riciclaggio, perché «senza aver partecipato ai reati fallimentari e senza alcuna apparente ragione economica- finanziaria e con la finalità di ostacolarne l’identificazione della provenienza delittuosa, riceveva, accreditandone sul proprio conto corrente acceso a San Marino, somme denaro per un importo , con l’aggravante di avere commesso il fatto in più di uno stato, ovvero, aver commesso il fatto in uno Stato con la manifestazione degli effetti in un altro». De Megni è invece accusato di impiego di denaro di provenienza illecita perché, «utilizzava somme di denaro rimpatriate dall’Austria, provenienti da fraudolente distrazioni della fallita società San Pio.

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