di Francesca Marruco
Ci sono due uomini che hanno confessato di essere responsabili della rapina avvenuta nell’abitazione della famiglia Zandonai a Casa del Diavolo il 13 gennaio scorso e ce n’è un terzo che per quella rapina, e anche un’altra, si trova attualmente in carcere. I primi due sono i rumeni: Iulian Ghiorghita e Aurel Rosu, che insieme a Dorel Gheorghita hanno ucciso il bancario Luca Rosi durante la rapina in villa il 2 marzo scorso a Ramazzano. Il terzo è l’albanese Khasa Xhafer, che giovedì mattina è stato al centro di un incidente probatorio richiesto dalla procura della Repubblica di Perugia.
Il confronto In aula davanti al gip Alberto Avenoso, c’erano lui e tre figuranti che gli somigliano. Di fronte a loro hanno sfilato i membri della famiglia Zandonai e quelli della famiglia Bittoni, gli unici altri rapinati ad aver visto in faccia uno dei rapinatori. Khasa Xhaferr era finito in carcere anche sulla base del riconoscimento delle due famiglie vittime di quelle due rapine in villa, quella di Casa del Diavolo e quella di Gioiella, nei pressi di Castiglione del Lago.
Ulteriori accertamenti Giovedì mattina però l’albanese sarebbe stato riconosciuto da due persone per il colpo a Ponte Pattoli mentre i rapinati di Gioiella non lo hanno riconosciuto. In entrambe le rapine, per qualche attimo il rapinatore era rimasto a volto scoperto durante le colluttazioni. Visto forse anche l’esito non univoco dell’udienza, il pubblico ministero titolare dell’indagine sulla rapina di Casa del Diavolo Angela Avila, ha disposto ulteriori accertamenti sulla posizione di Xhafer in relazione al suo alibi. Verranno sentite nuovamente persone già ascoltate dall’accusa.
Il giardiniere L’albanese, che faceva il giardiniere e che ha lavorato in tutte e tre le case poi rapinate, elemento questo che aveva pesato nelle indagini, era stato arrestato lo scorso febbraio dalla squadra mobile della questura di Perugia. Mai ha ammesso le sue responsabilità, né mai ha indicato i suoi altri ipotetici complici. I suoi difensori Lino Ciaccio e Giuliano Picchi avevano chiesto la scarcerazione al Riesame ma era stata respinta.
Le confessioni Da un’altra cella del carcere di Capanne invece sono arrivate le due confessioni dei rumeni che hanno ammazzato Luca Rosi e hanno stuprato la donna nella rapina a Resina. Due uomini che hanno ricostruito com’è andata la notte del 13 gennaio a Casa del Diavolo e che di Khasa Xhafer non avrebbero mai sentito parlare.
Ma com’è possibile che questo sia clandestino e faccia pure tranquillamente il “giardiniere di giorno”?!… E poi, dopo aver disposto il fermo cosa succede? Biglietto andata e ritorno per l’Albania da S.Egidio?… E per finire, chi ha il giardino, se lo faccia da solo!!!