di Fra. Mar.

Quattordici casi di violenza domestica in cui è intervenuta la polizia di Perugia, dall’inizio dell’anno. Poco meno di una al giorno insomma. Che hanno prodotto otto proposte di ammonimento, sette denunce e un arresto. Numeri che fanno preoccupare gli agenti dell’Anticrimine della questura di Perugia che nei primi giorni del 2016, ma già dagli ultimi dello scorso anno, avevano notato quello che non esitano a definire un «fenomeno preoccupante».

Due donne ammazzate A nulla servono i tristissimi, e purtroppo, molto spesso annunciati delitti in famiglia che negli anche negli ultimi due mesi hanno portato l’Umbria alla ribalta delle cronache nazionali. Due femminicidi in cui due mamme sono state ammazzate, una a colpi di fucile dal marito – reo confessoe una a coltellate – con ogni probabilità – dal figlio.

Liti Ma al centro degli interventi della polizia non ci sono solo liti tra coppie, che sicuramente sono i più numerosi: ci sono anche grosse conflittualità tra genitori e figli, o anche tra vicini di casa. Tutte situazioni che, se esasperate, potrebbero degenerare.

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Cresce conflitto  Il livello di conflittualità nelle famiglie è alle stelle e la scintilla che fa precipitare la situazione molto spesso non viene arginata, ma solo assecondata da chi, troppo spesso, non conosce che la strada della violenza come reazione. E’ così che i poliziotti sono chiamati ad intervenire per mettere in salvo le persone più deboli ed intervenire sulla parte aggressiva della coppia, o della famiglia.

Arrestato E’ quindi così che è stato arrestato un 37enne perugino che, per motivi molto meno che futili – la moglie che gli chiede di rallentare – ha preso a pugni la donna, e poi ha aggredito anche i genitori di lei intervenuti in sua difesa e persino i poliziotti che poi lo hanno bloccato.

Denunciato Pochi giorni prima era stata la volta di un altro uomo denunciato per violenza domestica che, rientrato in casa ubriaco, aveva dato un pugno sul naso alla compagna che stava dormendo insieme alla figlia minore nel letto.

Troppi silenzi Storie tristi, che sono solo la punta di un iceberg di quello che molto spesso avviene e nessuno denuncia. Soprusi che a volte vengono confessati nella loro completezza solo per un caso fortuito come uno di questi due, in cui, in entrambi i casi, sono intervenuti alcuni familiari a mettere in salvo la parte debole. Familiari e amici che, molto spesso, a costo di risultare invadenti, con un pizzico di lungimiranza e obiettività che le parti coinvolte potrebbero non avere, potrebbero fare di più. Per non doversi mai rimproverare di non aver fatto abbastanza.

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