di Fra. Mar.
L’ex patron del Grifo Leonardo Covarelli è stato condannato a quattro mesi di reclusione ( pena sospesa) per il mancato versamento di 91 mila euro di Iva in capo al Perugia Calcio. Oltre alla pena sospesa, il giudice Valerio D’Andria ha condannato Covarelli all’interdizione per sei mesi dai pubblici uffici, a un anno dagli appalti pubblici e perpetua dalle commissioni tributarie.
Chiesta assoluzione La condanna del giudice è arrivata nonostante il pubblico ministero Michela Turchetti avesse chiesto l’assoluzione, così come il difensore dell’imputato Giovanni Spina. Il legale in particolare aveva sostenuto che Covarelli non aveva in realtà evaso alcuna Iva, ma non aveva potuto pagare quella cifra. Per l’avvocato sarebbe tutto dimostrabile con i documenti e il fallimento della Mas immobiliare e del Perugia Calcio.
La testimonianza Leonardo Covarelli era a processo perché accusato di non aver versato al 91mila euro di Iva del mese di luglio 2008. «La situazione del Perugia calcio era già disastrosa all’epoca – ha detto in aula Dino De Megni, l’allora direttore generale della società – Tutta la gestione di Covarelli si è connotata subito per la difficoltà di pagare dipendenti e fornitori. Spesso i versamenti erano a tranche o in ritardo. La Mas deteneva il pacchetto di maggioranza del Perugia, ma non incassava e neanche il Perugia calcio aveva liquidità. Era una carenza cronica di fondi. L’Iva non venne pagata perché non c’erano i fondi».
Appello Nonostante sia accusa che difesa hanno chiesto l’assoluzione, il giudice ha condannato Covarelli anche al pagamento delle spese processuali. La difesa dell’ex patron del Grifo ha già annunciato il ricorso in appello.