Antonio Leandri

di Fra. Mar.

Verrà giudicato con rito abbreviato. Che nel computo della condanna gli varrà uno sconto di un terzo della pena. Lo ha deciso lunedì il gup Carla Maria Giangamboni, dopo la richiesta degli avvocati Luca Gentili e Claudio Lombardi. Per Antonio Leandri dunque il processo con rito abbreviato comincerà il 31 gennaio prossimo.
I colloqui in carcere e il testimone I legali avevano chiesto di poter trascrivere i colloqui che l’ex insegnante che fece a pezzi il padre dopo averlo ucciso aveva avuto in carcere con i periti. Il gup non lo ha ammesso, disponendo però che gli stessi colloqui possano essere ascoltati in aula dalle parti.  Inoltre nella prossima udienza verrà sentito un testimone, una persona che conosce molto bene Antonio Leandri, Carlo Giacchè,  e che può raccontare della vita travagliata che ha vissuto per colpa del padre.
Un testimone sapeva degli abusi di Olinto sul figlio Il testimone ha fatto visita in carcere ad Antonio Leandri e lo conosce da molto tempo. I legali lo hanno rintracciato con le loro indagini difensive, in cui sono finite anche altre testimonianze che dimostrano come il parricida sia stato sessualmente abusato dal padre. C’è un altro testimone in particolare che riferisce di una confidenza che gli fece la madre di Antonio Leandri in cui la donna disse che il padre abusava del figlio.
Il padre mostro Episodi cui hanno parlato anche i periti che hanno stabilito come Leandri non fosse incapace di intendere e di volere al momento dell’omicidio del padre, visto come un mostro per tutto il male che gli aveva fatto. Anche il gip Avenoso che gli ha concesso i domiciliari ha sostenuto che Leandri, ucciso il padre che per lui rappresentava il male assoluto, non poteva reiterare il reato.  Nessuno dei parenti dell’uomo si è infatti costituito parte civile e anzi, molte persone che prima erano vicine all’omicida lo sono ancora oggi, che vive ai domiciliari in una comunità ad Assisi.
Udienza pubblica? Nella prossima udienza i legali che si dicono soddisfatti per la decisione del gup che dimostra la volontà di conoscere bene la particolare storia di Leandri, potrebbero anche chiedere che il procedimento si svolga a porte aperte. Tecnicamente vista la scelta del rito alternativo sarebbe infatti  in seduta camerale. Ma solo il 31 gennaio e la volontà dell’imputato potranno aprire le porte al pubblico.

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