di Francesca Marruco
Il fatto è che forse i primi giorni dopo la scomparsa di Sonia Marra si è perso del tempo prezioso. Nelle ipotesi che guidavano il lavoro degli inquirenti c’era anche quella dell’allontanamento della ragazza. Lo ha detto in aula il luogotenente Mauro Rossini mercoledì mattina« indagavamo per una scomparsa. Poi lei era maggiorenne».
Tempo perso? La sorella Anna Marra lo va dicendo dal primo giorno che lei non poteva essersi allontanata da sola senza dare più sue notizie. E forse se fin dall’inizio si fosse pensato anche all’omicidio, chi l’ha uccisa non avrebbe avuto il tempo di far sparire addirittura il suo cadavere, mai trovato. Umberto Bindella, l’unico imputato per l’omicidio e la soppressione del cadavere di Sonia, all’inizio delle indagini non era nel mirino degli agenti. Anzi, le dichiarazioni di Bindella per i militari erano sembrate «verosimili». Inoltre «Bindella non aveva mai nascosto il suo rapporto con Sonia Marra».
Confronto Rossini Bartoccini Chi invece era al centro dei sospetti dei militari del comando provinciale di Perugia, era Don Luca Bartoccini, il sacerdote che in aula ha testimoniato di essere stato indotto a confessare dal luogotenente Rossini. Il militare lo ha smentito e anzi ha detto che è pronto a procedere per vie legali. Intanto invece il pubblico ministero Giuseppe Petrazzini ha chiesto e ottenuto che vi sia un confronto tra il militare il sacerdote il prossimo due marzo. Almeno per confrontare le due versioni.
Che elementi contro don Bartoccini? Pur non presente, Don Luca Brtoccini è stato al centro dell’udienza di mercoledì. Era lui infatti la persona al centro dei sospetti degli inquirenti, ma, come ha chiesto il pm «oltre ad essere calvo e ad avere un giubbotto nero e un’automobile bianca quali altri elementi a suo carico c’erano?». Lo ha spiegato il luogotenente Rossini: «il suo nome ci era stato fatto da un altro sacerdote che lo aveva anche messo per iscritto».
Mancanze? Questo altro sacerdote sarebbe venuto a conoscenza di una conversazione tra una dottoressa e un altro sacerdote in cui si parlava dell’implicazione di don Bartoccini. «Ma se eravate tanto sicuri che fosse implicato perché non lo avete intercettato?» gli ha chiesto ancora il pm. E perché non vennero analizzati i tabulati telefonici dell’utenza di Sonia Marra in cerca del numero del sacerdote? Nessun motivo particolare. Altri incarichi, cambi di magistrati.
La buca a Montemorcino Il luogotenente Rossini ha parlato anche di quella buca che ricordava una forma umana rinvenuta nei pressi di Montemorcino in cui non venne ritrovato niente di utile neanche dopo il passaggio dei Ris. Una delle tante storie, forse neanche mai diventata una vera pista, voleva Sonia Marra prima sepolta nei pressi di Montemorcino poi spostata chissà dove fuori regione.