Goracci mentre viene accompagnato in carcere (foto F.Troccoli)

di Daniele Bovi e Francesca Marruco

Orfeo Goracci, Lucio Panfili e Maria Cristina Ercoli rimangono in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Perugia che venerdì nel tardo pomeriggio ha negato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali. Per Antonella Stocchi, Nadia Ercoli e Marino Cernicchi sono stati invece confermati gli arresti domiciliari. Martedì scorso la misura di custodia cautelare in carcere era stata confermata anche per Graziano Cappannelli. Le motivazioni della decisione presa dal collegio del Riesame, formato dai giudici Nicla Restivo, Marco Verola e Marina De Robertis, saranno rese note nei prossimi giorni. Intanto appare acclarata la volontà di Orfeo Goracci di chiedere tramite i suoi legali di essere interrogato dai pubblici ministeri Antonella Duchini e Mario Formisano. Mentre da Gubbio arriva la notizia che il prefetto avrebbe sospeso i tre consiglieri comunali rimasti coinvolti nell’inchiesta e che alle due funzionarie è stato dimezzato lo stipendio.

La battaglia in aula Martedì scorso, in aula, il  pubblico ministero Antonella Duchini ha espresso parere negativo per tutti quelli che hanno chiesto la revoca delle misure cautelari. A partire da Orfeo Goracci, che  per il pm potrebbe ancora reiterare l’inquinamento probatorio. Messo in atto, ha argomentato il magistrato in aula, nonostante non ricopra più alcun ruolo nel Comune di Gubbio. Perché in Comune ci lavorano ancora persone vicine a Goracci che risultano indagate nella stessa indagine e che potrebbero avere accesso a documenti sensibili. La difesa dell’ex sindaco, con gli avvocati Franco Libori e Marco Marchetti, è stata invece di avviso contrario e ha sostenuto che per il loro assistito non sussistono le esigenze cautelari.

La reazione dei familiari e dei legali «Mentre io e tutti gli altri familiari stavamo aspettando con ansia di sapere qualcosa dai nostri legali, passando una notte insonne in attesa delle decisioni, l’edizione dei giornali odierni riporta la notizia in prima pagina!!!! questa è la giustizia italiana!!». Lo sfogo Laura bei Angeloni, la moglie dell’ex sindaco Orfeo Goracci, finito in carcere per associazione a delinquere lo affida alla pagina facebook nata in solidarietà del marito.  E quanto scrive Laura, promotrice la scorsa settimana di una raccolta di firme in solidarietà dei loro cari, viene confermato dai legali degli arrestati a cui il Riesame di Perugia ha negato ogni concessione. Chi è in carcere resta in carcere, chi ai domiciliari ai domiciliari. L’avvocato Franco Libori che insieme al collega eugubino Marco Marchetti difende l’ex sindaco lo conferma: «Abbiamo preso il dispositivo solo perché siamo andati noi a prenderlo in tribunale dopo averlo letto sul giornale». Nessuna notifica dunque agli studi legali Libori e Minelli, che difende altre persone arrestate.

Vinti: decisione dura Secondo il segretario del Prc umbro Stefano Vinti quella presa dal Riesame è una «decisione dura». «Ribadisco la piena fiducia – affrma Vinti in una nota – nell’azione della magistratura che sta compiendo il proprio dovere nel perseguire i reati ove ne ravvisa l’esistenza. Allo stesso tempo, per quanti errori possano essere stati compiuti, le persone arrestate sono persone in carne ed ossa, hanno affetti e responsabilità familiari, a cui il prolungarsi dello stato di detenzione non può che procurare dolore e sofferenza, a loro e ai propri cari. A questo dolore e a questa sofferenza che ora provano e di cui ne portano il peso in solitudine, le compagne e i compagni di Rifondazione comunista sono sensibili». Il segretario si dice in «colpito dalla situazione che vivono le persone che ho più frequentato e conosciuto, ad iniziare da Orfeo Goracci». «Un sentimento di vicinanza – aggiunge – che non coinvolge il piano politico, amministrativo ed istituzionale a cui ognuno risponderà individualmente per le azioni e gli atti compiuti, alla giustizia ed alla propria comunità politica». «La speranza – sostiene ancora Vinti – è che tutti possano chiarire la propria posizione e dimostrare l’estraneità alle contestazioni sollevate dalla magistratura. La giustizia farà il suo corso e accerterà, ci auguriamo rapidamente, le responsabilità penali delle persone coinvolte, nella certezza che il percorso giudiziario sarà sereno ed equilibrato».

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2 replies on “Goracci, il Riesame ha deciso: l’ex sindaco, Maria Cristina Ercoli e Lucio Panfili rimangono in carcere”

  1. Scrive Vinti:
    “[…] le persone arrestate sono persone in carne ed ossa, hanno affetti e responsabilità familiari, a cui il prolungarsi dello stato di detenzione non può che procurare dolore e sofferenza, a loro e ai propri cari “.
    Verissimo!
    Un saluto a Orfeo.
    don Sergio Andreoli
    Foligno

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