Palazzo comunale

di Chiara Fabrizi

Se non è una pace, di sicuro è una tregua. Martedì sera i democratici della città di Foligno, riuniti in una estenuante due giorni di coordinamento comunale, hanno firmato all’unanimità il documento finale. A far deporre le armi agli ex Margherita è stata la promessa di avviare, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione programmata per giovedì, una Conferenza programmatica nell’ambito della quale «ridefinire la gerarchia dei problemi della città». Un’apertura politica che, seppur all’ombra dei riflessi della crisi economica, si prepara a mettere in cima all’agenda del Pd e della maggioranza le istanze contenute nel documento inviato al sindaco Nando Mismetti e firmato dai tre consiglieri comunali dell’area Democratica.

La tregua Dopo un paio di settimane, insomma, le varie anime di casa Pd sembrano avere trovato, con un tempismo invidiabile, la quadra di un pesante dissenso interno. La tregua, infatti, arriva a meno di 48 ore dalla seduta del consiglio comunale che tornerà, dopo il flop registrato ai primi di luglio, a votare il bilancio di previsione. Spazio per nuove sorprese, si garantisce da più parti, non ce n’è: gli ex Margherita ci saranno e compattamente voteranno a favore della manovra da 35 milioni di euro. A rinsaldare l’alleanza tra i democratici è stata la promessa di avviare quella che a tutti gli effetti sembra presentarsi come una revisione delle linee di mandato della giunta Mismetti.

La formula scelta prevede l’organizzazione, dopo il via libera al documento economico del consiglio, di una Conferenza programmatica nell’ambito della quale «ridefinire la gerarchia dei problemi della città» e, quindi, le priorità dell’amministrazione. Una soluzione approvata all’unanimità, nonostante le tensioni registrate nella due giorni di coordinamento comunale, e che, neanche a dirlo, soddisfa in pieno i tre consigliere ex Margherita, Lorella Trombettoni, Graziano Angeli e Alessandro Borscia. Nelle prossime settimane, in sintesi, verrà definita l’agenda della Conferenza che, con ampie probabilità, vedrà iscritte in cima alla lista le istanze contenute nel famoso documento inviato al sindaco e firmato dai tre consiglieri. Per accertare la bontà della manovra politica occorrerà, per forza di cose, attendere l’avvio e l’evoluzione dei lavori.

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