I carabinieri del Nas, foto Fabrizio Troccoli

di M.Troc.

Emergono nuovi particolari sull’indagine ‘doping’ dello scorso 17 settembre che ha visto impegnati oltre 200 carabinieri del Nas, in 34 perquisizioni, per un totale di 5 indagati di cui uno arrestato in flagranza.

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Le dimensioni Se i militari sono riusciti a sequestrare 4 mila pasticche nelle 8 province dove si è ramificata la rete del traffico, ancora non è possibile stabilire la reale dimensione dello smercio di farmaci anabolizzanti. Quel che è certo è che le proporzioni sono enormi, visto che si tratta di scatoloni e scatoloni di farmaci nascosti e venduti all’occorrenza a chi aveva bisogno di migliorare, facilmente, le proprie performance atletiche, ma anche il proprio aspetto esteriore.

Ospedali E’ stato reso noto che i principali canali di approvvigionamento sono collegati ai siti internet e all’estero, ma alcuni filoni di indagine, oltre ad avere accertato la partecipazione di farmacie anche perugine che dietro finte o alterate ricette, firmate anche da medici morti da 20 anni, hanno venduto i farmaci, esplorano la pista che porta agli ospedali. Dalle indagini infatti emerge la fondata ipotesi che parte di questi farmaci possano essere stati acquistati dagli ospedali e poi essere usciti da qui per finire nella rete dello spaccio clandestino. Si tratterebbe di ospedali umbri ma anche di fuori regione.

I farmaci Alcuni di questi farmaci, come ad esempio l’Aranesp, hanno costi elevati che possono raggiungere anche un prezzo di diverse centinaia di euro a confezione. Questo farmaco anabolizzante fa salire il valore dell’ematocrito e può avere effetti collaterali disastrosi. Si indaga su alcune scatole, attraverso la tracciabilità del farmaco per capire se i soggetti a cui sono state trovate queste confezioni possano avere contatti o relazioni professionali con strutture ospedaliere, in modo da accertare se il prodotto sia stato trafugato o meno. Insieme a questo, fa parte della rete di spaccio, un altro farmaco che si chiama Eprex, mentre sono state sequestrate diverse confezioni di farmaci poco costosi e che sono fiale di insulina come Humalog e Humulin.

Sport dilettanti Chi indaga ha individuato nei body builder i principali autori della rete del traffico degli anabolizzanti, e nelle palestre il principale bacino di smercio. Ma non è escluso da questo mondo il settore dilettantistico di altri sport. Settore nel quale è molto più lenta la rete dei controlli rispetto a quello professionale e nel quale sono frequenti le occasioni di osservatori che guardano agli atleti più prestanti. Secondo quanto risulta a Umbria24 gli autori del traffico di farmaci avevano al fianco consulenti d’esperienza utilizzati per consigliare i farmaci adeguati, tenendo conto anche del profilo specifico dell’atleta e degli aspetti da valorizzare. Tra le ragioni principali del consumo non c’è soltanto la prestazione atletica da pompare ma anche una esigenza di sicurezza rispetto alla propria estetica.

Funzionari pubblici Nelle indagini sarebbero finiti anche insospettabili funzionari pubblici. Si tratterebbe di assuntori che sono finiti nella rete dello smercio di medicinali dopanti le cui controindicazioni parlano di rischi di nevrosi e depressioni oltre che conseguenze gravi all’apparato cardiovascolare. Una curiosità ulteriore riguarderebbe il calo delle vendite di questi farmaci, da quando le indagini hanno preso il via, nei magazzini della grande distribuzione.

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