di Chia.Fa.

Confiscato e venduto all’asta per 256 mila euro l’appartamento di un narcotrafficante che importava cocaina dal Sud America all’Italia. Il provvedimento è scattato al termine di una lunga attività di indagine a carico di un uomo residente ad Ancona condannato nel 2011 per traffico di ingenti quantitativi di droga. La confisca è stata disposta per un appartamento a Sofia, in Bulgaria, considerato a lui riconducibile, che è poi stato venduto all’asta dall’Agenzia delle Entrate del paese straniero per 256mila euro: metà degli introiti saranno ora trasferiti alla Repubblica italiana.

Il marchigiano è stato considerato responsabile di una serie di importazioni di cocaina dal Sud America alle province di Milano, Ancona e Pesaro, dove poi venivano piazzate le partite di droga. Il processo a suo carico è approdato in Corte d’Appello Perugia a seguito di un rinvio disposto dalla Cassazione per ulteriori profili di responsabilità relativi a una condanna per truffa commessa negli anni 2005 e 2006.

Il procedimento è stato quindi iscritto nel settembre 2015 alla Procura generale per l’esecuzione di una pena residua di 4 anni e 11 mesi di reclusione e, in questa fase, gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Ancona, insieme al personale delle fiamme gialle in servizio alla Procura generale di Perugia, hanno compiuto un’accurata indagine sulla situazione patrimoniale ed economica dell’anconetano.

Dagli accertamenti è emersa «una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati e l’elevato tenore di vita», nonché «la disponibilità diretta e indiretta di numerosi beni, tra cui proprietà immobiliari ad Ancona e in Bulgaria, beni mobili registrati e disponibilità finanziarie intestate al condannato, al coniuge e a terze persone», spiega una nota della Procura generale di Perugia. L’elevato patrimonio a disposizione del marchigiano è stato quindi ricondotto al narcotraffico, quindi acquistati coi ricavi delle sue attività illecite.

Al termine delle verifiche è quindi scattata la confisca dell’appartamento di Sofia, che ha una metratura di 75 metri quadrati, che è poi stato venduto all’asta dall’Agenzia nazionale delle entrate di quel paese per 500 mila lev, pari a 256 mila euro. In base agli accordi di cooperazione internazionale, la metà del ricavato verrà trasferito alla Repubblica italiana.

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