di Ivano Porfiri
Si è presentato dimagrito, con la barba incolta, camicia aperta. Un Guido Bertolaso quasi irriconoscibile rispetto all’immagine sempre elegante e composta del capo della protezione civile, è apparso a sorpresa nella sede del tribunale di Perugia, dove si sta svolgendo l’udienza preliminare sulla ‘cricca degli appalti’.
Tristezza e amarezza Esprime «grande tristezza e grande amarezza», Bertolaso, davanti al coinvolgimento della protezione civile in diverse vicende giudiziarie, ultima quella sulle escort a Berlusconi. A Perugia per assistere all’udienza preliminare che lo vede tra gli indagati nell’inchiesta sulla cricca dei ‘Grandi eventi’, l’ex capo della protezione civile attacca.
Per ascoltare il pm Dice di essere a Perugia «per ascoltare il dottor Sottani», Guido Bertolaso, per ascoltare cioè la requisitoria del pubblico ministero che sostiene l’accusa nei confronti dei 19 indagati nell’inchiesta sui ‘Grandi eventi’. A margine dell’udienza preliminare, l’ex capo della protezione civile spiega afferma: «Sono venuto per ascoltare lui, poi ho scoperto che ci sono dichiarazioni spontanee, interrogatori quindi aspetto che parli lui». «Io ho – aggiunge – già parlato per tre volte, ho fatto due interrogatori abbastanza lunghi, dettagliati e precisi nel corso dei quali ho chiarito, credo, tutto. Adesso voglio ascoltare lui, sentire che cosa dice e quali accuse ha da rivolgermi ancora una volta. Poi – conclude – se sarà possibile e necessario replicherò a quelle che possono essere le sue dichiarazioni».
Protezione civile sotto attacco «E’ ovvio – afferma l’ex numero uno del dipartimento di protezione civile – che c’è la volontà precisa di distruggere una realtà che è amata ed apprezzata da tutti gli italiani e che all’estero mi pare si è fatta onore, dal Sud-Est asiatico all’uragano Katrina: mi pare che siamo diventati un esempio in tutto il mondo. E’ ovvio che questo non è assolutamente tollerabile». Secondo Bertolaso, «una protezione civile assolutamente apolitica e apartitica come eravamo riusciti a mettere in piedi non poteva essere accettata da un paese, da un sistema che purtroppo, come vediamo, si basa su rapporti politici e partitici che ne hanno anche un po’ provocato il declino, del paese intendo – conclude Bertolaso – non della protezione civile».
Bertolaso per difendersi dei processi usa la stessa tecnica di Berlusconi.
Attacca i PM dicendo che lo fanno a fini politici e li etichetta come nemici.
Povera Protezione Civile, quanto sei caduta in basso…