Polizia davanti al Comune

di Massimo Colonna

Le difese si muovono ancora e vanno in pressing sul tribunale del Riesame. Nelle scorse ore infatti altri tre indagati nell’inchiesta Operazione Spada hanno presentato istanza per ottenere il dissequestro del materiale finito oggetto del blitz della scorsa settimana. Si tratta dell’assessore Stefano Bucari, del presidente della cooperativa Actl Sandro Corsi e quello della Alis Stefano Notari. Tutti e tre dunque, assistiti dal legale Roberto Spoldi, hanno inviato la propria richiesta al Riesame e ora attendono decisioni.

Prime udienze Con ogni probabilità l’udienza verrà messa in calendario la prossima settimana, anche perché martedì ne è già fissata una. Si tratta di quella dell’avvocato Massimo Proietti, che difende la posizione di Carlo Andreucci, rappresentante della coop Alis, anche lui finito iscritto nel registro degli indagati. L’obiettivo delle difese dunque è quello di poter ottenere il dissequestro dei documenti presi in esame dagli inquirenti, che si sono concentrati soprattutto su faldoni e file da computer, in modo da poter avere anche un quadro più chiaro delle contestazioni mosse, che parlano di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta.

Le posizioni Ma a questo punto è chiaro che i sedici indagati hanno posizioni diverse tra loro, alcune più pesanti e altre più leggere. Ecco perché gli avvocati vogliono capire il prima possibile il quadro completo delle ipotesi accusatorie. Intanto in questa fase è iniziata anche la seconda parte del lavoro degli inquirenti, coordinati dal procuratore capo Alberto Liguori e dal pubblico ministero Raffaele Iannella. Dopo i sequestri e dopo aver depositato i verbali con la lista dei documenti visionati, ecco che inizia il momento del confronto: le ricostruzioni dell’accusa che hanno portato al blitz saranno relazionate con le carte. Un lavoro di certo complesso, anche perché i bandi attenzionati sono sette e in settori del tutto diversi tra loro.

La nota di Leonelli Intanto sulla vicenda interviene anche il segretario regionale del Partito democratico Giacomo Leonelli con una nota: «Le polemiche delle opposizioni sono strumentali. Da una parte il M5S continua a reiterare il teorema della doppia morale, che richiama la presunzione di innocenza solo quando a essere indagato è un Cinquestelle mentre per tutti gli altri accende atteggiamenti forcaioli. Dall’altra la Lega, che, dopo aver governato il Paese per anni sostenendo un presidente del Consiglio plurindagato e condannato, oggi agita le manette di fronte a notizie di indagini. Il sindaco ha valutato di ridistribuire le deleghe tra gli assessori, in modo da sgombrare il campo da potenziali inopportunità. A Terni nel Pd va ricostruito un clima di solidarietà e di coesione per affrontare al meglio le difficili sfide. Mi prendo l’impegno di tornare in città dopo il referendum per promuovere un incontro con il gruppo dirigente».

@tulhaidetto

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