di Massimo Colonna
La procura inizia a ragionare sulle posizioni dei sedici indagati tanto che per l’inizio della prossima settimana sono attese le prime novità sotto il profilo giudiziario relative all’inchiesta “Operazione Spada”. Mentre sul fronte politico la vicenda continua ad imperversare a Palazzo Spada con le opposizioni che attaccano e il sindaco che in questi giorni sta rivedendo gli incarichi del suo esecutivo. Il tutto mentre gli inquirenti hanno depositato i verbali delle perquisizioni dopo il blitz scattato nella mattinata di giovedì negli uffici del Comune e delle cooperative coinvolte.
Gli indagati parlano Alcuni dei difensori delle sedici persone finite iscritte nel registro degli indagati hanno chiesto alla procura di essere ascoltati per chiarire la propria posizione. In più il tribunale del Riesame ha fissato a martedì della prossima settimana la data in cui prenderà in visione la richiesta di dissequestro del materiale presentata dall’avvocato Massimo Proietti, che difende Carlo Andreucci della cooperativa Alis. Ecco dunque che nei prossimi giorni qualcosa, almeno a livello formale, per alcuni indagati dovrebbe sbloccarsi.
Posizioni differenti Anche perché più passano le ore e più appare evidente che tra gli indagati ci siano posizioni molto differenti tra loro rispetto alle ipotesi di reato mosse dagli uffici del procuratore Raffaele Iannella, che parlano di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. Nei prossimi giorni dovrebbe avere un colloquio anche il commercialista Goffredo Maria Copparoni, difeso dall’avvocato Carlo Orsini, finito nell’inchiesta relativamente alla vicenda dell’assegnazione di un servizio di call center a Terni Reti, azienda partecipata dal Comune.
Il caso Terni Reti Su Terni Reti ha riferito anche lo stesso sindaco Leopoldo Di Girolamo durante l’ultimo consiglio comunale. «Il Contact Center – ha detto il primo cittadino – è stato affidato a Terni Reti il 16 settembre 2016 con una delibera. Il servizio è nato nel 2006, quando la giunta comunale aveva affidato al Centro Multimediale, poi trasformato in Usi, il servizio per il controllo delle strade e la segnalazione dei cittadini. Servizio che ha visto crescita nel tempo: nel 2010 sono state aggiunte anche le segnalazioni per il decoro urbano sempre da parte dei cittadini. Poi Usi è stata posta in liquidazione e i servizi sono stati trasferiti a Terni Reti, sempre società in house del Comune, che deve gestire per quattro mesi, da settembre a dicembre, con un costo di 19 mila euro circa».
@tulhaidetto