Da sinistra, Menichini e Salari (foto Fabrizi)

di Chiara Fabrizi
Twitter @chilodice

Caso delle accise gas non versate, la Commissione tributaria provinciale sospende l’esecutività del pagamento da 5 milioni targato Agenzia delle dogane. Tirano un primo profondissimo sospiro di sollievo Vus e tutti i comuni soci, a cominciare da Spoleto e Foligno, che nel luglio 2009 si distribuirono come utile il 60 per cento delle accise pagate dai cittadini folignati dopo il terremoto e trattenute dalla Asm, l’azienda servizi del municipio.

Primo sospiro di sollievo Ad annunciarlo nella prima conferenza spoletina del suo mandato, il presidente della multiservizi pubblica Maurizio Salari: «Non abbiamo vinto, ma sicuramente siamo più sereni». Anche perché, se alla misura cautelare concessa dalla Commissione tributaria dovesse una condanna, Vus 5 milioni non saprebbe dove prenderli, idem i comuni soci. «Riteniamo – ha comunque ribadito – che la pretesa dell’Agenzia sia infondata e la procedura seguita quattro anni fa dalla Vus regolare». La pronuncia di primo grado potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Salari bacchetta opposizini Ma Salari in città è venuto anche per per precisare: «Voglio dire che mi sembra particolare, quasi morbosa, l’attenzione che alcuni rappresentanti delle istituzioni spoletine riservano a questa vicenda, in cui – questo il punto – se c’è una parte lesa questa sono sicuramente i folignati che in caso di condanna di Vus si troverebbero a pagare due volte». Il riferimento è diretto soprattutto al gruppo Rinnovamento, forza politica di opposizione, che ha sollevato per primo il caso e chiesto più volte chiarimenti a colpi di interpellanze e interrogazioni.

Giallo acquedotto Con l’occasione Salari, affiancato da Romano Menichini responsabile Vus per il servizio idrico, ha fornito alcuni dettagli relativi all’ultimo guasto dell’acquedotto. Due i fori rilevati nel tratto di condotta sostituita, entrambi causati da una corrosione. Niente di insolito se non fosse che la tubatura danneggiata è in ghisa, che generalmente si spacca e non corrode. Ma non è la prima volta che capita, già cinque anni fa in un punto della rete molto prossimo al tratto danneggiato in settimana, venne sostituita una condotta in ghisa corrosa. Un giallo insomma. «È almeno singolare un guasto del genere su questo materiale – ha spiegato Menichini – motivo per cui stiamo cercando un laboratorio specializzato che ci chiarisca le cause».

Emergenza rifiuti Altra grana, di ben altre proporzioni, è quella del conferimento dei rifiuti indifferenziati prodotti dai 160 mila umbri residenti tra Spoleto, Foligno e Valnerina. Dall’inizio del 2013, con la discarica Sant’Orsola chiusa a doppia mandata, i mezzi pesanti Vus raggiungono Borgo Giglione (Magione) per scaricare. Ma l’accordo con l’Ati2 (1.5 milioni di euro per 30mila tonnellate, pari a un costo aggiuntivo di 250 mila euro al mese) scadrà il 30 giugno e il progetto di recupero delle volumetrie del sito spoletino è in forte ritardo.

Rifiuti di Foligno e Spoleto a Orvieto? Ergo, Sant’Orsola non riaprirà a breve e l’emergenza rifiuti tornerà a mordere. «La soluzione – ha spiegato Salari – è prorogare i termini con l’Ati2 o portare i rifiuti a Orvieto». Ma da Perugia, mesi addietro, avevano già fatto sapere di volere preservare le proprie volumetrie. Resta Orvieto, economicamente la soluzione meno sostenibile.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.