di M. To.
Come promesso erano lì. Quando i consiglieri comunali sono arrivati a palazzo Spada, loro hanno preso posto negli spazi riservati al pubblico e poi – gli studenti del liceo ‘Metelli’ e i loro genitori – hanno chiesto udienza. E l’hanno avuta.
La riunione Sono stati ricevuti dai capigruppo, ai quali poi si è aggiunto anche il sindaco-presidente della Provincia (effettiva proprietaria della scuola e titolare dell’autorità sull’istituto), Leopoldo Di Girolamo, a cui sono state ripetute le motivazioni che hanno portato gli studenti ad occupare la scuola.
Lo spostamento La soluzione in arrivo – nella riunione di lunedì scorso in prefettura è stata ufficializzata la decisione – è quella del trasferimento in quella struttura di periferia che ospita già l’istituto per Geometri «che secondo noi – dicono gli studenti e molti tra i genitori – è il primo passo che porterà al definitivo abbandono della sede attuale della scuola e ci costringerà, almeno per l’anno scolastico in corso, ad una serie interminabile di trasferimenti che si ripercuoteranno, inevitabilmente, sui risultati che potremo conseguire».
Laboratori a rischio «Uno dei punti di forza della nostra scuola – hanno detto gli studenti – è la presenza di laboratori molto attrezzati e che difficilmente, per le dimensioni delle attrezzature, potranno essere trasferiti nell’istituto per geometri e quindi noi rischiamo, nel prossimo anno scolastico, di non potervi più fare riferimento. Considerando che da gennaio a giugno dovremo fare avanti e indietro con le ‘navette’ che ci sono state promesse, ma che ci faranno solo perdere tempo, rischiamo di diventare studenti dimezzati».
Motivazioni contraddittorie I ragazzi, e i genitori che li affiancano nella protesta, hanno mostrato dei documenti, relativi alle norme di sicurezza della scuola, che seppur stilati dallo stesso tecnico, Sandro Gabriele, dicono cose completamente contrastanti tra di loro: «Vorremmo capire – hanno detto – come mai in uno si dice che le cose vanno bene e in un altro, invece, che non vanno bene per niente».
La commissione Della cosa, ovviamente solo a livello consultivo, in quanto il Comune non ha potere nella vicenda, si occuperà – venerdì 2 gennaio – la seconda commissione consiliare: «Acquisiremo tutte le informazioni – spiega il presidente, Francesco Filipponi – e cercheremo di capire se esistono margini di possibile discussione ed approfondimento».
In Provincia Martedì mattina, intanto, gli studenti del ‘Metelli’ e i loro genitori si presenteranno anche a palazzo Bazzani, per la prevista seduta del consiglio provinciale: «In quella sede – dicono – ribadiremo le nostre idee e quelle proposte alternative al trasferimento che avevamo già sottoposto, senza successo, all’attenzione del dirigente scolastico».