di Massimo Colonna

«Ora Terni deve galoppare». Così l’assessore regionale Fernanda Cecchini ha ‘bacchettato’ l’amministrazione comunale ternana sul tema della raccolta differenziata. Le percentuali relative al programma, come è stato detto più volte durante l’ultimo consiglio straordinario sui rifiuti, su Terni sono più basse rispetto alle aspettative e rispetto ai dati di molti altri comuni della provincia. Nella Conca siamo al 43%, su una media regionale del 51%. Troppo poco anche per il decreto Sblocca Italia che punta proprio sulla differenziata spinta per abbassare poi le quote di smaltimento di rifuti in tutta Italia.

I numeri Su Terni dunque la raccolta differenziata spinta, quella che Asm sta facendo partire in questi mesi casa per casa, non decolla ancora. Il dato parla del 43 per cento, su una media regionale del 51. Poco dunque, anche in relazione agli altri Comuni: ad Arrone siamo al 68 per cento, 79 a Calvi dell’Umbria, 82 a Ferentillo, 63 a Narni.

Perchè non decolla La Cecchini si è soffermata poi anche sulla cause di questo ritardo. «I risultati prodotti non sono stati quelli che ci aspettavamo: non abbiamo raggiunto il 65 per cento. Non tutto ha funzionato come dovuto. Siamo al 51 per cento di differenziata regionale, risultato non irrilevante, ma ora occorre accelerare verso gli obiettivi prefissi. Quali i punti di criticità? L’eccessiva frammentazione degli ambiti, dei piani d’ambito e dei gestori. Per questo abbiamo accelerato nella costituzione di un unico ambito regionale, con un’unica governance, un unico piano d’ambito e un’unica gestione che non vuol dire un’unica società, un unico soggetto, ma favorire processi d’aggregazione, con un’unica responsabilità di gestione dei rifiuti in Umbria: in questa direzione in febbraio è stato insediato l’Auri (Autorità Umbra Rifiuti e risorse Idriche, ndr)».

Il progetto del Comune Su questo fronte a spiegare la posizione del Comune ci ha pensato l’assessore comunale Emilio Giacchetti, il quale ha fatto il punto anche sul piano di raccolta che in questi mesi Asm ha rilanciato. «Il raggruppamento d’imprese che gestisce la raccolta dei rifiuti, superate alcune difficoltà, dal gennaio 2016, sta spingendo sulla raccolta differenziata che sarà estesa a tutto il territorio comunale entro i mesi estivi. Si tratta di uno strumento complesso, che coinvolge più aspetti e molteplici attori e per il quale davvero serve un coinvolgimento forte dei cittadini. I dati sulla percentuale della raccolta di gennaio e febbraio lasciano ben sperare in questo senso». Infine l’assessore Giacchetti ha ribadito che «l’amministrazione punta alla strategia rifiuti zero, anche attraverso la diminuzione della produzione di rifiuti e la riduzione a monte non solo da parte dei cittadini, ma anche da parte della grande distribuzione».

Numeri che non tornano Durante il consiglio poi Marco Cecconi, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e primo firmatario dell’atto di indirizzo che ha dato il via libera al consiglio straordinario sui rifiuti, nel suo intervento ha presentato un comunicato stampa del Comune, datato 2010, in cui «l’allora assessore Bencivenga prometteva una percentuale del 65 per cento in tre anni, quindi entro il 2013. Promessa evidentemente non mantenuta».

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