«Non siamo a conoscenza dell’iniziativa e non abbiamo dato nessun contributo all’evento». Così la diocesi di Terni, Narni e Amelia prende le distanze dall’evento al Pala ‘Seven To Stand’, ma sulla cartolina che pubblicizza l’esordio ‘Miserere’ (rivisitazione della Divina Commedia, regia di Chiara Napolini, figlia del direttore artistico) compaiono sia il logo della diocesi che quello del Comune.
Venerdì 19 evento battesimo Pala Seven to stand (che prende il nome da un protocollo terapeutico per la cura della sclerosi multipla), come è noto comprende una serie di spettacoli culturali organizzati in un tendone allestito vicino alla basilica di San Valentino, finita nei giorni scorsi al centro di polemiche per il tentativo del vescovo di spostare le reliquie del santo in occasione del 14 febbraio.
Comune di Terni Nel corso della surreale conferenza stampa consumatasi nella sala consiliare dell’ente camerale mercoledì mattina, qualcuno aveva tenuto a precisare che «il Comune non ha messo un euro per l’iniziativa». Visto che di mezzo c’è il Centro culturale San Valentino e in Camera di commercio non mancavano rappresentanti religiosi della parrocchia, per evitare di finire nel calderone, la Diocesi nel tardo pomeriggio di giovedì in una nota ha tenuto a chiarire la sua posizione.
La nota «In merito al Palaseventostand San Valentino – si legge nella nota della diocesi – allestito nello spazio adiacente la basilica di San Valentino e alle manifestazioni che in esso si svolgeranno, la diocesi precisa di non essere a conoscenza dell’iniziativa avviata da alcuni privati e di non aver dato nessun patrocinio alla stessa o contributi di altro tipo». Dunque passa evidente la volontà della curia di prendere le distanze dall’evento, sia per quanto riguarda l’appoggio ‘politico’attraverso il patrocinio, sia sotto il profilo economico. A questo punto però, i loghi non tornano.