«Il bilancio di esercizio 2015, recentemente approvato, dimostra che Asfm è un’azienda sana, un punto di riferimento per la città». Così il sindaco Leopoldo Di Girolamo in una nota apparsa sul sito ufficiale del Comune fa i conti sull’azienda partecipata delle farmacie che nei mesi scorsi è stata trasformata formalmente in FarmaciaTerni. Si tratta in sostanza dell’ultimo bilancio di fine anno relativo alla precedente amministrazione.
Fatturato in crescita Il sindaco sottolinea «il fatturato in crescita del 4.5 per cento, ossia l’aumento più alto degli ultimi cinque anni, a fronte di un incremento medio nazionale dello 0,7 per cento. Un fatturato che supera gli 11 milioni e 300 mila euro». Secondo i dati del Comune, crescita del 6,1 per cento nel comparto dei ricavi fuori dal servizio sanitario nazionale e, per la prima volta dopo 10 anni, incremento anche nel servizio sanitario nazionale con il +1,6 per cento a fronte di un dato nazionale di – 1,4 per cento. L’utile netto finale è di 26 mila euro, che avrebbe potuto essere ancora più consistente se non avessero pesato alcuni conteziosi lavorativi».
Salgono i clienti La crescita del volume degli affari in particolare è dovuta «a un incremento di oltre 16 mila clienti con un aumento di spesa pro capite che sale a 20 euro». «Positivo, nella crescita dell’utenza, il ruolo del progetto ‘Produciamo salute’ e dei servizi ad esso collegati». Per Asfm, rispetto al dato nazionale, i farmaci di fascia A sono incrementati del 1,9 per cento (dato nazionale – 0,5 per cento), quelli di fascia C salgono del 4,7 per cento (dato nazionale +1,6). Scendono i costi del personale di 25 mila euro.
Buono stato di salute «Tutti i dati principali, la chiusura dell’esercizio con il segno positivo per il quarto anno di fila – prosegue il sindaco – dimostrano non solo il buono stato di salute di Asfm ma anche la bontà della sua conduzione. Un apprezzamento, dunque, per il lavoro svolto, al Cda e a tutto il personale impegnato nell’azienda. Le direttive del consiglio comunale di Terni e dell’amministrazione comunale trovano riscontro in una gestione attenta ai servizi e al conto economico, raggiungendo anche quegli auspicati risultati nella patrimonializzazione che hanno visto l’acquisizione della sede del punto vendita di Gabelletta».
Legge Madia «Le farmacie comunali – conclude Di Girolamo – possono competere con il mercato nella fornitura dei farmaci, dimostrando punte di eccellenze nei servizi aggiuntivi. Una soddisfazione per chi ha sempre creduto nel loro ruolo, una conferma di fiducia nel Cda che invito a proseguire rapidamente nell’attuazione del piano industriale approvato dal consiglio comunale. Ulteriori decisioni sul futuro dell’azienda verranno valutate alle luce del decreto Madia sulle partecipate, in un quadro di scelte attente agli interessi della città e in linea con l’evolversi della normativa nazionale».